L’Europa vista coll’occhio del satellite ci da l’idea del profondo cambiamento barico in atto. Abbiamo indicato anzitutto l’aria fredda – ben riconoscibile perché transitando sulle acque oceaniche genera la tipica nuvolosità a “ciottoli” – che dalla Groenlandia sta lambendo il Regno Unito e punta decisa all’Europa occidentale.
Non appena giungerà in loco, contrastando coll’aria calda preesistente, genererà un’ampia struttura ciclonica le cui ripercussioni giungeranno sin sull’Italia. E vedremo quali. Il calo pressorio in atto sulla Penisola Iberica ha a sua volta sospinto dell’aria umida verso est, in direzione del nord Africa.
Qui era presente una falla temporalesca che non appena ha ricevuto ulteriore carburante ha accelerato. Ed ora ecco riapparire imponenti temporali tra le due Isole Maggiori – i primi hanno giù investito la Sardegna orientale provocando un netto peggioramento – la cui evoluzione andrà monitorata con attenzione perché potrebbero provocare locali nubifragi.
Fonte immagine EumetSat 2013, rielaborazione grafica a cura della Redazione del Meteo giornale.