Grazie all’ausilio del Meteosat (Copyright Eumetsat 2013), si possono individuare chiaramente le aree dove sono attivi dei nuclei temporaleschi. Sono soprattutto i settori alpini occidentali ed orientali ad essere colpiti dai focolai temporaleschi più organizzati, con sfondamento verso le aree prealpine e pedemontane per quanto concerne il Nord-Est.
Lungo l’Appennino, diversi nuclei temporaleschi si sono originati sull’Appennino Ligure, quello Tosco-Emiliano e zone d’entroterra fra Lazio ed Abruzzo. Per quanto concerne i temporali appenninici, in parte si stanno già sfaldando con ciclo vitale piuttosto breve, anche per via di una minore energia a disposizione dei temporali, nati soprattutto per il forte riscaldamento.