Tra il pomeriggio e la sera di mercoledì 9 maggio l’attività temporalesca ha preso vigore su molte aree d’Italia, dopo la fase relativamente più tranquilla del mattino. I temporali hanno colpito anzitutto le aree montuosi, dalle Alpi alle Prealpi e fino a buona parte della dorsale appenninica.
Come nelle attese, i temporali hanno poi facilmente sconfinato verso le aree pedemontane e le pianure, soprattutto sul Nord-Ovest. Precipitazioni hanno investito in particolare le pianure del Piemonte orientale e parte della Lombardia.
I temporali più forti in Lombardia, dopo quelli violenti avvenuti domenica sera, si sono abbattuti con particolare enfasi sul varesotto, sul comasco, poi in Brianza e su parte dell’alto milanese, dove non sono mancati locali nubifragi con precipitazioni anche superiori agli 80 millimetri.
Un diluvio torrenziale, misto ad un’abbondante violenta grandinata, ha colpito in modo furioso Legnano. La città è rimasta paralizzata dal nubifragio e dagli allagamenti, con enormi disagi e centralino dei vigili del fuoco tempestato di chiamate.
I temporali, seppure meno intensi, non hanno risparmiato nemmeno Milano, ma a preoccupare è soprattutto l’apporto notevole delle piogge a nord del capoluogo, con il conseguente aumento da monitorare dei livelli del fiume Seveso in Brianza.