Oramai è diventata una consuetudine degli ultimi mesi. Non appena affluisce un po’ d’aria fresca, o fredda, la risposta dei nostri mari è immediata. Il surplus termico non ancora dissipato viene utilizzato per produrre strutture temporalesche di una certa imponenza.
Stamane, con l’ingresso dei freddi venti settentrionali, osserviamo vari temporali nel nord della Sardegna. La tipica nuvolosità a “ciottoli”, ben evidente ad ovest dell’isola, ci fornisce un ulteriore indizio dell’irruzione in atto.
Spostandoci ad est, sul Tirreno, notiamo la presenza di celle temporalesche meglio organizzate. Il primo ammasso è posizionato tra la Corsica e l’Isola del Giglio, il secondo – sfrangiato – si trova ad est della Sardegna e sembra volersi dirigere verso il Golfo di Napoli.
Infine, ci sono dei temporali – a dire il vero pochi – sull’alto Adriatico quasi a ridosso delle coste Croate.