Dai modelli odierni è confermato che questa settimana una goccia fredda a 500 hPa instabilizzerà il tempo del Nord Italia portando temporali e rovesci, mentre al Centro Sud continuerà il tempo estivo. La distribuzione dei fenomeni potrebbe variare per eventuali modifiche del movimento della goccia fredda associato alla relativa interferenza della Catena Alpina, in particolare sul Nord Ovest Italia.
Analisi alla quota isobarica di 500 hPa
Oggi sulla Francia avremo un intenso affondo fresco che spingerà verso l’Italia una gobba anticiclonica Subtropicale che posizionerà il suo apice sul Nord Italia; durante questo spostamento i suoi geopotenziali tenderanno a diminuire d’altezza. Questo farà provenire le correnti da Ovest Sud Ovest sull’Italia Nord Occidentale, mentre sul resto della Penisola continueranno a provenire dai quadranti Settentrionali. Tra domani e mercoledì l’affondo fresco sulla Francia formerà una goccia fredda che si muoverà tra Francia e Svizzera. Questo, oltre a portare intenso maltempo su tutti i territori d’oltralpe, farà ritirare la gobba anticiclonica Subtropicale verso il Centro Sud Italia, mentre sul Nord Italia avremo una diminuzione dei geopotenziali. Con questa situazione barica le correnti sul Nord Italia tenderanno provenire da Ovest Sud Ovest, mentre al Centro Sud da Ovest. La goccia fredda tra mercoledì e giovedì si sposterà verso Est transitando oltralpe così che sul Nord Italia, questo movimento, sarà anticipato da un flusso di correnti Sud Occidentali e seguito da un flusso di correnti Nord Occidentali, mentre al Centro Sud continuerà un flusso di correnti Occidentali che tenderà assumere una lieve componente Settentrionale da giovedì. Tra venerdì e domenica la goccia fredda stazionerà tra Nord Est Italia, Austria e Europa Orientale dove tenderà ad esaurirsi. Di conseguenza le correnti su tutta Italia avremo un flusso di correnti Settentrionali con una componente occidentale più accentuata al Sud Italia.
Analisi al suolo
Oggi l’Italia si troverà in una specie di palude barica con valori di pressione intorno ai 1011 hPa con la conseguenza che le correnti saranno deboli variabili a seconda della posizione delle varie figure bariche; solo al Nord potrebbe esserci una predominanza di correnti dai quadranti orientali. Da domani a sabato a Nord delle Alpi avremo dei valori di pressione più elevata così che sul versante Sudalpino avremo la formazione di una depressione orografica che tenderà a spostarsi tra Nord Ovest e Nord Est. Quindi in Valpadana le correnti tenderanno a provenire generalmente dai quadranti orientali con delle varianti Settentrionali e Meridionali a seconda della posizione del minimo, mentre al Centro Sud questa configurazione barica farà generalmente provenire le correnti dai quadranti Settentrionali con una lieve componente Occidentale.
Andamento termico a 850 hPa
Da lunedì a mercoledì il Centro Sud si troverà in una specie di “palude” con la quota isobarica compresa tra i 1510 e i 1490mslm, mentre al Nord questa quota isobarica probabilmente scenderà fin verso i 1470mslm. Da giovedì tutta Italia questa quota isobarica sarà ad un’altezza media di 1480mslm.
Al Nord, tra oggi e domani le temperature a questa quota isobarica tenderanno a posizionarsi oltre i +15° con punte vicine ai +20° sull’estremo Nord Ovest. Da mercoledì avremo una lieve diminuzione termica con le temperature che si posizioneranno tra i +10 e i +14° con alcune isolate punte di +15° sull’estremo Nord Ovest e locali punte minime più basse sull’estremo Nord Est.
Al suolo tra oggi e domani le massime che si porteranno di poco sopra la media del periodo e comunque difficilmente superiori ai +33° per via dell’elevata umidità e da una sensazione di afa più pesante sulle zone a Nord del Po; valori più elevati si toccheranno sui settori della Valpadana ai piedi dell’Appennino interessati dal Garbino. Da mercoledì le temperature massime tenderanno a portarsi nuovamente nella media del periodo e difficilmente supereranno i +30° ad esclusione delle zone del Nord Ovest dove ci sarà un debole effetto favonico.
Al Centro Sud tra oggi e giovedì le temperature a questa quota isobarica tenderanno a posizionarsi oltre i +15° con punte di +21° sull’Italia insulare. Da giovedì poi avremo una diminuzione termica a partire dal con le temperature che si porteranno su quasi tutte le zone sotto i +15°, solo all’estremo Sud le temperature tenderanno a restare oltre i +15°.
Al suolo tra oggi e giovedì le temperature massime si posizioneranno leggermente oltre la media e probabilmente saranno comprese tra i +33 e i +36° con valori più elevati sull’Italia insulare e sulle zone esposte ad un debole vento di ricaduta appenninico. Da venerdì è probabile una nuova diminuzione termica a partire dal Centro dove le temperature massime difficilmente supereranno i +33°.
Conseguente evoluzione
Sul Nord Ovest da oggi pomeriggio il tempo tenderà ad instabilizzarsi con alcuni rovesci e temporali pomeridiani più probabili sulle Alpi, sulle zone Pedemontane e sul VCO. Tra domani e mercoledì avremo una tempo instabile con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare temporali e rovesci sparsi su tutte le zone. I fenomeni saranno meno probabili sulla Liguria di Levante e sulle zone Sud Occidentali del Piemonte, mentre i fenomeni più intensi si registreranno sulle Alpi, le zone pedemontane, sulle Prealpi e la zona Laghi. Proprio su queste zone i temporali probabilmente saranno associati a grandine, nubifragi e a rinforzi del vento in grado di provocare danni e disagi. Da giovedì il tempo tenderà a migliorare per un debole effetto favonico anche se, nella giornata di giovedì, persisterà una leggera instabilità residua con il passaggio di qualche banco nuvoloso associato a qualche isolato rovescio o temporale in particolare dal Ticino verso Est.
Sul Nord Est tra oggi e domani avremo un tempo estivo su tutte le zone disturbato dalla normale attività cumuliforme pomeridiana sulle Alpi che da domani pomeriggio sarà in grado di provocare isolati temporali. Tra mercoledì e giovedì avremo un’instabilizzazione del tempo con schiarite ed annuvolamenti associati a rovesci e temporali. I fenomeni risulteranno più probabili sulle zone a Nord del Po e fenomeni molto intensi si potrebbero avere su Alto Veneto e sull’Alto Friuli con grandine, nubifragi e rinforzi del vento in grado di provocare danni e disagi. Da giovedì sera il tempo tenderà a migliorare con il ritorno del sole anche se sulle Alpi sarà disturbato dalla normale attività cumuliforme pomeridiana in grado di provocare isolati temporali sul settore delle Carniche.
Sul Versante Tirrenico e sulla Sardegna fino a sabato prossimo avremo sempre bel tempo estivo disturbato dalla fisiologica attività cumuliforme pomeridiana sulle zone Appenniniche che non sarà in grado di provocare fenomeni. Solo fra Toscana e Lazio tra mercoledì e giovedì potrebbe esserci una temporanea instabilizzazione del tempo in grado di provocare alcuni rovesci o temporali sparso.
Sul Versante Adriatico fino a domani avremo sempre bel tempo estivo disturbato dalla fisiologica attività cumuliforme pomeridiana sulle zone Appenniniche che non sarà in grado di provocare fenomeni. Tra mercoledì e giovedì potrebbe esserci un’instabilizzazione del tempo sul Medio Alto Adriatico con schiarite alternate ad annuvolamenti in grado di provocare qualche rovescio o temporale sparso. Tra venerdì e sabato sull’Alto Adriatico avremo un miglioramento, mentre delle infiltrazioni fresche manterranno viva l’instabilità sul Medio e Basso Adriatico con alcuni rovesci e temporali più probabili ai piedi dell’Appennino.
Al Sud fino a domenica avremo sempre un bel tempo estivo.
Focus Nord Ovest
Tra martedì e mercoledì il tempo non sarà adatto a svolgere le pratiche agricole tipiche del periodo per via dei rovesci e dei temporali che localmente risulteranno intensi con grandine e rinforzi del vento. Tali fenomeni potrebbero creare dei danni alle colture a livello puntuale e, comunque, tutto nella normalità dei temporali estivi.
Avviso per gli alpinisti
Tra oggi e giovedì sconsiglio le escursioni ad alta quota per maltempo con rischio di tormente sui ghiacciai, nonché l’elevato rischio di nebbie e fulmini.