Ogni giorno lo staff di professionisti nella ricerca grandinate nel Mondo che fa capo al nostro Centro Meteo, raccolgono decine e decine di notizie di grandinate. Alcune sono devastanti, e cagionano danni a cose e persone.
Taluni temporali hanno un’intensità tale che definirli “temporale” può apparire riduttivo.
Il linguaggio scientifico non lascia spazio alle emozioni.
In Italia è pari a un delitto, o chissà quale vilipendio verso la scienza meteorologica, usare aggettivi che esaltano l’intensità o grandezza di un evento meteo.
Eppure la Meteorologia moderna (compresa quella italiana) viene dall’America, terra di eventi meteo estremi, dove il vocabolario meteorologico comune è nettamente più variopinto rispetto a quello nostrano. E sono gli stessi meteoman professionisti a usare aggettivi che in Italia sarebbero banditi dalla censura di pseudo dotti.
Come potremmo quindi definire i temporali che ieri, stanotte ed in queste ore hanno investito molte località dell’Europa orientale? Temporali con grandine? Giammai!
Non è disinformazione definire un nubifragio “bomba d’acqua”, eppure soprattutto nei social network si leggono polemiche sterili. Forse perché in Italia la polemica va di moda?
I temporali vissuti in varie città dei Balcani e nell’Europa orientale hanno lasciato dietro devastazione in alcune migliaia di chilometri quadrati. Alcune zone appaiono deturpate dal bombardamento delle bombe di ghiaccio grosse sino a 13 cm di diametro.
Le immagini che abbiamo veduto mostrano auto con i vetri infranti, la carrozzeria incrinata, alberi sventrati dalla grandine, decine di incendi causati dai fulmini. Centri commerciali chiusi per appurare i danni, così anche strutture pubbliche, etc.
Centinaia e centinaia sono le abitazioni con i tetti sfondati, gli infissi forati dalla grandine, l’intonaco raschiato sino al nudo mattone. Molte migliaia di persone sono senza energia elettrica, internet, telefono.
Inoltre sono stati avvistati e fotografati svariati tornado che hanno toccato terra, che hanno devastato villaggi e campagne. Ma di loro non sapremo mai la classificazione dell’intensità. In Europa il censimento avviene attraverso reti amatoriali, non c’è niente di ufficiale come succede negli USA, dove la rilevazione statistica è curata dal NOAA, l’immenso ente americano della meteorologia e del clima che anche in Italia utilizziamo per avere informazione sull’Italia!?!
I temporali dell’Europa orientale hanno danneggiato fabbriche, ma soprattutto centinaia di migliaia di automobili con chicchi di grandine giganti, caduti verso il suolo a circa 180 km orari.
Negli USA tali temporali investono generalmente piccoli villaggi e zone scarsamente abitate (a volte anche città), in Europa la densità di popolazione è doppia a quella americana, e quindi anche i danni prodotti.
Per altro le allerte meteo europee sono primitive rispetto a quelle USA.
Insomma, se negli USA non ci fossero così tanti tornado, il paragone Europa, America potrebbe risultare alla pari.