L’alta pressione africana è ancora mostruosamente forte, ma sta per arrivare il momento in cui sarà costretta a ritirarsi sotto la crescente influenza di impulsi freschi ed instabili d’origine atlantica. Un primo affondo di una saccatura è atteso nel week-end, il cui ramo meridionale andrà a lambire il Nord Italia. Nel caso in cui aria fresca dovesse penetrare in modo organizzato, si potrebbe avere un passaggio temporalesco fino alle pianure, con fenomeni anche consistenti dati i contrasti termici inevitabili in seguito al surplus termico accumulato (la Val Padana è un catino bollente “pronto ad esplodere”).
Non appena la saccatura lambirà il Nord, finirà l’apporto africano dentro la struttura anticiclonica, che comincerà così a decadere, con il caldo che terminerà progressivamente su tutta l’Italia. A tal proposito, appare molto interessante l’evoluzione degli ultimissimi giorni del mese (inizio della prossima settimana), quando il cedimento anticiclonico sarà ancor più marcato e si avrà una lacuna barica di cui potrebbero approfittare in modo molto più deciso le correnti fresche ed instabili in discesa dalle Isole Britanniche, guidate da una contestuale espansione meridiana verso nord dell’anticiclone delle Azzorre sul Vicino Atlantico.