Maltempo su una vasta fetta del Nord Italia, ove piove in maniera incessante da svariate ore e con intensità decisamente maggiore rispetto alla giornata di ieri. Le precipitazioni più consistenti interessano gran parte della fascia prealpina, tutto il settore settentrionale della Val Padana e la Riviera di Levante.
Le aree orograficamente esposte subiscono le piogge più intense e continue. Nelle ultime 12 ore Genova ha raccolto le maggiori precipitazioni con oltre 25 millimetri d’accumulo, seguite da alcune località dell’Alta Lombardia (Brescia Ghedi 21 mm, Malpensa 19,2 mm).
Il clou della fase di maltempo, fra Zona Laghi e gran parte delle Prealpi Lombarde, è attesa proprio per queste ore ed in serata; di conseguenza questi dati provvisori sono destinati a salire non poco. Alcune stazioni amatoriali hanno già registrato punte di oltre 50 millimetri sul comasco. Attualmente si stanno sviluppando temporali, con precipitazioni particolarmente intense sul bergamasco.
La genesi delle nubi convettive è causata dall’intrusione di masse d’aria più fredde in quota associate ad ulteriore calo di geopotenziali, seppure la direttrice delle correnti alle quote medio-alte si mantenga decisamente sud/occidentale.
Le piogge interessano anche la Toscana Settentrionale, mentre una parte del Nord risulta ai margini del flusso umido perturbato sud-occidentale, più in particolare gran parte dell’Emilia Romagna centro-orientale, la fascia di pianura sottovento alla catena appenninica.
Su Bologna, Ferrara e gran parte delle coste romagnole i termometri hanno raggiunto valori intorno ai 20 gradi, a causa delle correnti in discesa dalle vette appenniniche, le quali inibiscono anche le piogge.
Nuvolaglia più o meno diffusa ricopre anche le restanti zone d’Italia, lungo un binario di correnti sud/occidentali di matrice nord-africana. Si tratta di ammassi nuvolosi che si muovono alle quote più alte dell’atmosfera, apparendo molto brillanti all’occhio del Meteosat, ma che non riescono ad apportare fenomeni di rilievo.
In Sardegna c’è stata qualche precipitazione a tratti nella scorsa notte, mista a sabbia del deserto che ha ricoperto di un velo rossastro le foglie degli alberi, ma anche marciapiedi e strade in città. Nelle prossime ore una più attiva linea d’instabilità, generata dalla spinta di correnti più fresche occidentali, si svilupperà dall’Isola verso le regioni centrali, apportando fenomeni più significativi.
In attesa le regioni meridionali, che ad onor del vero non risentiranno di un significativo peggioramento, poiché l’onda depressionaria non avrà forza per penetrarvi con decisione, a causa del muro anticiclonico sub-tropicale, ben eretto sul Mediterraneo Centro-Orientale.
Il Sud è colpito dalla rimonta d’aria calda che risale dall’entroterra nord-africano, lungo il bordo occidentale della cupola altopressoria sub-tropicale. L’avvezione calda appare tuttavia meno rilevante del previsto ed anche i dati dei radiosondaggi di questo pomeriggio testimoniano d’isoterme ad 850 hPa relativamente lontane dai +20°C su Sicilia e Puglia, a dispetto delle mappe modellistiche.
Le correnti sciroccali, innescate dall’affondo depressionario verso l’Iberia, non hanno per il momento portato valori al suolo particolarmente eclatanti, deludendo le attese di chi sperava d’assistere ad un evento particolarmente rilevante per il periodo, viste anche le temperature di oltre 40 gradi registrate sul deserto algerino, area da dove provengono le attuali masse d’aria.
Non vi è stato lo sfondamento sciroccale nemmeno sulle località che potevano risentire di improvvise impennate termiche dovute ad effetti favonici di correnti discendenti dalle montagne, come poteva essere il caso di Palermo. Se ieri sono stati raggiunti i 30 gradi in Sicilia, quest’oggi quasi nessuna località del Sud ha raggiunto i 25 gradi, ad eccezione di Lampedusa.