I crescenti apporti d’aria fresca, in transito su specchi d’acqua piuttosto caldi, determinano l’insorgenza di grosse celle temporalesche. L’immagine satellitare delle 7 e 15 ci consente di apprezzarne distribuzione e dimensione.
A destare un po’ di preoccupazione era il sistema visibile sul Tirreno meridionale, ma fortunatamente ha perso turgore a ridosso della terraferma. Poi c’erano quei temporali sulla Riviera Adriatica, destinati ad assopirsi non appena giunti sulle coste.
Infine, un altro sistema temporalesco multicellulare investiva i litorali balcanici apportando in quel caso violenti scrosci di pioggia, delle grandinate e colpi di vento. Fonte Immagine EumetSat 2013.