Europa occidentale, una ferita “invernale” lenta a guarire
Per poter conoscere il tempo settimanale è fondamentale affidarsi ai modelli previsionali, non si potrebbe infatti prescindere da un’analisi giornaliera che indichi il posizionamento della Bassa Pressione in formazione lungo l’asse franco-iberico. In più di una circostanza abbiamo parlato di incertezza evolutiva, dicemmo che la traiettoria seguita dal flusso Artico avrebbe creato qualche rompicapo nello stabilire quali potessero essere le aree peninsulari a rischio precipitazioni.
L’esperienza ci portò a focalizzare l’attenzione sul nord ed i versanti tirrenici, zone che soffrono l’avvento di tese correnti di Libeccio. Alla luce di quanto osservabile oggi – ma già da ieri era evidente quanto stiamo per dire – confermiamo l’interessamento di quelle regioni esposte ai venti da sudovest. Non fa freddo, l’obbiettivo principale della colata artica è l’ovest Europa, ove d’improvviso s’è piombati in pieno Inverno.
La ferita che va scavandosi è di lenta guarigione, nel corso dei giorni osserveremo l’isolamento, in quota, di una vasta area depressionaria determinato dall’espansione dell’Alta Pressione delle Azzorre verso i settori centrali del Continente. Dovrebbe crearsi una cintura anticiclonica dettata dall’unione con un nucleo stabilizzante in genesi tra la Russia europea e la Scandinavia. Un muro invalicabile, per il momento, che costringerà l’azione ciclonica sul Mediterraneo occidentale.
Piogge al nord e regioni tirreniche, possibile miglioramento tra sabato e domenica
Le prossime 48 ore porteranno una lieve attenuazione e circoscrizione dei fenomeni, complice l’allontanamento perturbato dai nostri bacini. Ma non attendiamoci la cessazione definitiva, almeno non su tutte le regioni. Domani, infatti, mattinata relativamente perturbata al settentrione, in particolare sui rilievi ed in prossimità di essi, ove si prevedono fenomeni localmente moderati, anche temporaleschi, con nevicate a quote medio basse. Medie su nord Appennino. Graduale miglioramento dal pomeriggio, quando potranno resistere isolati su Alpi nord orientali e localmente versanti occidentali.
Rovesci sparsi colpiranno anche la Sardegna occidentale, le coste laziali e campane, con degli sconfinamenti in direzione delle aree interne e litorali lucani. Attenuazione nel corso del pomeriggio. Sul resto della penisola nubi sparse ma assenza di fenomeni significativi.
Venerdì precipitazioni che si concentreranno al nord, ove potrebbero risultare anche moderati, la neve cadrà copiosa sulle Alpi ancora a quote medio basse. Qualche fenomeno potrebbe poi raggiungere i litorali toscani e quelli laziali, altrove condizioni meteorologiche tutto sommato buone. Certo, non mancheranno le nubi, ma senza che vi siano piogge al seguito. I venti, in entrambi i giorni, soffieranno prevalentemente dai quadranti sud occidentali, con tendenza a disporsi da sud su Ionio e Adriatico. Le temperature permarranno immutate su versante tirrenico, in lieve aumento altrove.
Al limite tra Depressione iberica e Alta Pressione nord africana
Ripercorrendo l’inizio editoriale, dicevamo dell’importanza del posizionamento ciclonico nella bontà previsionale. Confermiamo la tendenza modellistica osservabile da circa 48 ore, ossia l’isolamento perturbato tra Francia e Spagna, che in una prima fase dovrebbe favorire una rimonta anticiclonica sui bacini meridionali. Trattasi di un nucleo di Alta Pressione proveniente dal nord Africa, i cui effetti si esplicheranno su tutte le regioni. Sia in termini di stabilità che termici. Previsto un netto aumento delle temperature.
Tuttavia l’obbiettivo principale dovrebbe essere quello ellenico, condizione di temporaneità innescato anche dal graduale spostamento orientale della Bassa Pressione iberica. Ad inizio settimana l’erosione barica potrebbe condurci verso una nuova instabilizzazione.
Ponte dei Santi all’insegna del clima mite
Non illudiamoci che il week end sia assolato, perlomeno non per tutti. Sabato, infatti, nubi sparse affolleranno i cieli settentrionali e dei versanti tirrenici, su questi ultimi non escludiamo qualche sporadico rovescio. Maggior soleggiamento in Adriatico ed al sud. Temperature in sensibile aumento, su tutte le regioni, il clima diverrà mite.
Domenica tempo stabile un po’ ovunque, i valori termici subiranno un ulteriore crescita. Soltanto in serata si potrebbe osservare un consistente aumento della nuvolosità al nordovest, con primi fenomeni su Alpi occidentali. Potrebbe rappresentare il preludio ad un nuovo peggioramento d’avvio settimanale, che porterebbe piogge al settentrione, alto Tirreno e Sardegna. Questo al lunedì, martedì nubi di maggiore consistenza su tutte le regioni, fenomeni sparsi che dal nord viaggerebbero verso il sud. Ma di debole intensità.
Temperature che dovrebbero calare progressivamente e sensibilmente, complice l’avvicinamento ciclonico che favorirebbe la rotazione dei venti dai quadranti occidentali.