Chi legge quotidianamente i nostri aggiornamenti avrà di certo colto la causa di quella instabilità che da giorni favorisce la genesi di numerose celle temporalesche su vaste aree peninsulari. Ma per chi ancora non avesse avuto modo di carpirne i dettagli, rammentiamo che nel corso della scorsa settimana siamo stati investiti, più direttamente, da un flusso di aria piuttosto fresca e decisamente instabile proveniente dai Paesi Scandinavi, ove attualmente s’è invece consolidata una vasta struttura anticiclonica.
Il flusso di aria fredda, di origine Polare, è venuto accompagnato da un’area di Bassa Pressione, quindi responsabile di un peggioramento che per diversi giorni ha causato piogge e temporali di forte intensità. Ricorderete di certo le notizie di danni e purtroppo persino di vittime. Danni che poi sono proseguiti su altri Paesi dell’Europa centro orientali, laddove la resistenza ciclonica ha assunto i connotati di eccezionalità. Ancora oggi, se dovessimo osservare l’immagine satellitare del primo mattino, noteremmo una certa nuvolosità avvolgere le nazioni balcaniche, in talune lande si segnalano già diversi temporali.
Per quel che concerne la nostra Penisola, anche ieri è stata una giornata decisamente temporalesca, i fenomeni si sviluppavano localmente fin dalle prime ore del mattino, intensificandosi poi con l’incedere del riscaldamento diurno che forniva quel carburante necessario ad alimentare vasti e intensi fortunali. In talune casi si sono avuti persino degli sconfinamenti in tratti costieri, è successo in Liguria, nel Lazio, sulla Calabria, e persino in Sardegna. La novità sostanziale delle precedenti 24 ore è stata appunto la comparsa di fortunali nelle aree interne delle due Isole maggiori, che peraltro sono rimaste le zone più calde dell’intero Stivale.
Le variazioni osservabili oggi saranno veramente poche. Se attualmente splende il sole un po’ ovunque, fin dalle prossime ore avremo un’incentivazione dell’instabilità che porterà nuovi temporali nelle zone interne e a ridosso dei rilievi. Seguendo le linee evolutive indicate dalle mappe di previsione, i primi settori ove dovrebbero manifestarsi i cumuli dovrebbero essere quelli calabri, liguri e le Alpi occidentali.
A seguire, dalla tarda mattinata, l’attività termo-convettiva avvolgerà tutti i principali comprensori montani peninsulari e le precipitazioni si faranno diffuse. Risuoneranno pertanto i temporali, cadranno acquazzoni localmente violenti, anche se di breve durata. Oltre le Alpi e l’Appennino, potranno esservi degli sconfinamenti verso le Prealpi e forse in alcune pedemontane comprese tra la Lombardia e il Veneto. Sulle Isole, complice il maggiore riscaldamento e la crescita dell’umidità relativa – che tra l’altro farà percepire un po’ d’afa – vi saranno più cumuli di ieri, con maggiore probabilità temporalesca nelle zone interne e a ridosso dei rilievi orientali.
I fenomeni cesseranno poi con l’arrivo della sera, potrebbero indugiare nei settori montani dell’alta Lombardia e forse sul Piemonte occidentale, localmente fino al piano. Altrove, invece, le ore serali puliranno il cielo, le nubi verranno spazzate via e il clima si farà gradevole. Per quel che concerne le temperature, potrebbero far registrare dei lievi aumenti nei valori massimi, mentre i venti soffieranno deboli variabili, localmente ancora settentrionali o a regime di brezza sulle coste.