La tempesta Kerstin è passata sopra il Regno Unito nella giornata di mercoledì 31 Marzo, generando furiose raffiche di vento lungo le coste della Manica. Il Servizio Meteorologico Francese ha rilevato raffiche di vento dell’ordine di 101 km/h a Boulogne-sur-Mer, 118 km/h all’Isola Bréhat, 115 km/h a Cape Gris-Nez, 104 nelle località di Ushant e Longueville. In Normandia il vento, combinato con una situazione di alta marea, ha generato onde alte dai 3 ai 4 metri d’altezza, che hanno localmente inondato alcuni tratti costieri.
Il freddo e la neve non mollano la presa in Irlanda e Scozia ed almeno 30.000 famiglie sono rimaste senza luce, poiché le linee elettriche sono andate in tilt per il peso della neve e per le raffiche di vento forte. Trasporto ferroviario in tilt sulla Scozia, per via di un primo treno, che trasportava oltre 100 passeggeri, bloccato sui binari contro un cumulo di neve neve vicino Blackmount, tra Carrbridge e Slochd, 20 miglia a sud di Inverness. Solo dopo 7 ore di odissea i passeggeri, stremati dal freddo, hanno potuto essere accompagnati a destinazione. In Irlanda del Nord oltre 300 automobilisti sono rimasti intrappolati a causa di una forte bufera di neve, che ha peraltro contribuito ad abbattere diversi alberi verso le sedi stradali, bloccando ulteriormente il traffico.
Il vortice nord-europeo, nella giornata del 1° Aprile, si è andato a collocare tra Mare del Nord e Mar di Norvegia, rafforzando la discesa dell’aria fredda artica in direzione degli stati europei centro-occidentali. Un impulso instabile notevolmente degno di nota ha interessato tutta la regione alpina e la Baviera, apportando precipitazioni diffuse con nevicate fin verso i 500-600 metri d’altezza: i fiocchi di neve sono caduti, in genere senza attecchire al suolo, anche sulle città di Monaco di Baviera, Innsbruck e Salisburgo. La temperatura massima di Monaco di Baviera non è andata oltre i +4,7°C, contro i +11,5°C toccati a Berlino. Sale a 300 centimetri l’altezza della neve sul massiccio montuoso dello Zugspitze (2962m), con incremento di 30 centimetri nelle ultime 24 ore.
Insiste il caldo sul sud del Pakistan, nella media e bassa valle dell’Indo: fra i valori registrati giovedì 1 Aprile, fino alle ore 18UTC, spiccano i +43,0°C di Nawabshah, +41,5°C a Pad Idan e +41,0°C a Chhor. Clima rovente si segnala ancora sull’India Centro-Settentrionale: fra le varie località, spiccano Jamshedpur con 42,4°, Bankura con 42,3°C, i 42,1°C di Nellore. Seguono Daltonganj con 41,8°C, Varanasi / Babatpur con 41,5 e Jharsuguda 41,4°C. Inoltre, forti precipitazioni hanno colpito le regioni occidentali dell’India, in primo le provincie di Manupour e Mizoram, con oltre 500 abitazioni danneggiate.
Punte di oltre 40 gradi sul nord-ovest dell’Australia nel primo giorno d’Aprile: spiccano i 42 gradi di Dampier, i 41,1°C di Fitzroy Crossing, i 40,5°C di Telfer ed i +40,4°C di Nullaggine. Nel frattempo i resti dell’ex ciclone tropicale Paul sono stati quest’oggi individuati, in fase d’ulteriore indebolimento, nei pressi del Territorio del Nord, a confine con il Queensland meridionale del golfo di Carpentaria. Non è assolutamente prevista per ora la riconversione di Paul in ciclone tropicale.
Chiudiamo infine con una curiosità, riguardante il Canada reduce dall’Inverno più caldo e nel complesso meno nevoso dal dopoguerra ad oggi: ebbene, Marzo si è chiuso senza nessuna nevicata sulla città di Toronto, a dispetto di una media che vedrebbe cadere nell’arco del mese circa 22 centimetri. Niente neve a Marzo, esattamente come a Novembre: questo ha letteralmente dimezzato a soli 3 mesi l’Inverno. Rammentiamo che i climatologi del Canada hanno dato la colpa di questo caldo anomalo al fenomeno El Niño, il quale ha inibito con un grande anticiclone le tipiche condizioni meteorologiche invernali, evitando a più riprese che l’aria fredda artica spazzasse giù tutto il paese. Al contrario, però, nel vicino stato del Quebec, le nevicate maggiori di tutta la stagione invernale si sono avute proprio in marzo.