NADINE ALL’ASSALTO DELLE AZZORRE – La tempesta tropicale Nadine si muove con una velocità di circa 28 km/h in direzione nord/est ed incombe sempre più da vicino verso l’arcipelago delle Azzorre. Già in nottata si prevede l’influenza sempre più diretta dell’ex uragano alle isole di Flores e Corvo, dove è attesa pioggia intensa, vento con raffiche che potrebbero raggiungere 90 miglia all’ora e onde alte sei metri. Il Servizio Regionale di Protezione Civile e delle Azzorre incendio ha lanciato un primo allarme, che copre il periodo compreso tra le ore 03:00 di Mercoledì fino alle ore 15:00 di Giovedi. Nelle isole restanti dell’arcipelago dovrebbe avvenire solo un incremento di intensità del vento.
TANTA INCERTEZZA – Il comportamento di Nadine potrebbe rivelarsi imprevedibile e a tutt’oggi non è chiara la traiettoria e nemmeno l’effettivo indebolimento atteso da venerdì (quando potrebbe passare al rango di semplice Depressione Tropicale). Sono proprio le molteplici insidie di questo ciclone tropicale, che non vengono facilmente lette dai modelli di calcolo, a determinare l’attuale fase di bassa predicibilità atmosferica sul contesto euro-mediterraneo, che non consente di potersi sbilanciare in previsioni precise sul medio-lungo periodo. Le continue variazioni di tendenza sono un preciso sintomo delle incertezze in campo.
I POSSIBILI SCENARI – Cerchiamo di capire quale ruolo potrà avere questo “ciclone azzorriano” sull’Europa o sull’Italia: diciamo subito che non vi saranno influenze dirette sul nostro Paese, anche le vicende meteo d’inizio della prossima settimana potrebbero davvero dipendere dalle mosse così incerte di questa tempesta tropicale. Se Nadine verrà agganciata dalla depressione nord-atlantica, c’è il rischio che tutto l’ampio sistema ciclonico si concentri a ridosso dell’Iberia e l’Italia possa così risentire di un consistente richiamo caldo anticiclonico. Nel caso in cui Nadine fosse tenuta a bada in Atlantico, sull’Italia potrebbe avere vita più facile l’ingresso di una nuova perturbazione.