Inutile stupirsi o cercare strenuamente una spiegazione. Nell’arco degli ultimi anni ci siamo abituati a repentini sbalzi termici ed anche lo scorso Inverno è capitato di vivere situazioni paradossali. Da autentici anticipi primaverili s’è passati al più crudo degli Inverni. Cambiamenti che avvengono, sovente, nell’arco di pochi giorni e non consentono al nostro organismo di porre in essere le difese necessarie. E via coi mali di stagione.
Una premessa che introduce al contenuto dell’articolo: il calo termico. Direte Voi, ma proprio a Pasqua doveva far freddo? Beh, dovessimo prenderci la briga di spulciare gli archivi meteorologici, ci renderemmo conto che le festività Pasquali sembrano attrarre come una calamita ondate di maltempo e rigurgiti invernali. Sia che cada a Marzo, sia che cada ad Aprile.
Dopo aver sopportato – si fa per dire – temperature praticamente estive, sarà bene rispolverare i giubbotti invernali. Pasqua e Pasquetta saranno delle giornate condizionate dal vento e in qualche caso dalle piogge. Domenica, ad esempio, pioverà al Centro Sud. Lunedì, invece, pioverà all’estremo Sud. Ma quel che preme è valutare l’entità del calo termico. Se fino a ieri sembrava che la circolazione fredda dovesse influenzarci in minima parte, la giornata odierna propone un maggiore coinvolgimento.
E’ bene intendersi su un punto: non giungerà alcun apporto perturbato. Semmai i venti di Tramontana o Grecale saranno secchi e condurranno ad un miglioramento. Il solo menzionare i tipi di vento ci aiuta a capire da qualche direzione soffieranno: da nord o da nordest. Inevitabile, quindi, un trasporto d’aria fredda che causerà il succitato corposo calo termico. Con l’ausilio del Modello GFS-Special, Focus Italia, siamo in grado di stabilirne l’entità. E’ evidente, dalle colorazioni blu o celestina, come l’intero Stivale dovrà far fronte ad una diminuzione delle temperature più o meno pronunciata.
La scala numerica ci facilita il compito. Basta leggere i valori indicati in figura per stabilire che le regioni Adriatiche e Meridionali saranno quelle che più patiranno. La variazione termica relativa alle ore 00Z del 9 Aprile, rispetto alla situazione di partenza (le ore 00Z di oggi, lo start dell’ultima elaborazione modellistica), evidenzia picchi di 13-15 gradi in meno su gran parte del versante Adriatico. La flessione sarà meno marcata al Nordovest, nelle regioni Tirreniche e sulla Sardegna, ma sempre nell’ordine dei 4-6 gradi. Vanno escluse le Tirreniche Meridionali, ove invece si avrà un calo più consistente.