Il meteo freddo di maggio ha lasciato il segno anche sulle temperature superficiali del Mar Mediterraneo, con valori di 2°C sotto le medie tipiche di fine maggio.
L’elevata copertura nuvolosa (con conseguente scarsissimo soleggiamento) e il forte rimescolamento con le acque profonde hanno impedito che gli strati superficiali si scaldassero sensibilmente.
Faccio notare però come sia invece decisamente più caldo della media il Mar Caspio (e in parte anche il Mar Nero): ricordo che in quelle zone il mese di maggio ha proposto anche un meteo esageratamente caldo, con valori abnormi per il periodo (anche 15 gradi sopra media!), pertanto anche il suddetto bacino si è scaldato molto.
Ne consegue che se il meteo è freddo per un lungo periodo anche i mari lo diventano e viceversa con il caldo: vige, quindi, un’ottima correlazione tra temperature atmosferiche e superficiali dei mari, tenendo conto che ci mettono un po’ più di tempo a riscaldarsi e raffreddarsi.
Ricordo che avere delle acque superficiali più fredde della norma implica che da un punto di vista statistico ci siano meno probabilità di fenomeni violenti, anche se ovviamente ciò non lo può escludere del tutto, visto che entrano in gioco molti altri fattori quali l’intenso soleggiamento e le temperature fredde ancora presenti in quota, però, a parità di condizioni meteo e ingresso freddo, è possibile che sul Mar Caspio i temporali abbiano più carburante e quindi siano più violenti rispetto al Mar Mediterraneo, almeno fintantoché rimangono queste condizioni di anomalie superficiali.