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FIAMME E CALDO RECORD IN AUSTRALIA – L’emergenza fuoco così grave, sulla parte est dell’Australia, è favorita enormemente da condizioni climatiche assai particolari in questo scorcio d’estate australiana, con caldo davvero eccezionale, clima secco e raffiche di vento molto intense (chiamato brickfielder). Solo qualche giorno fa si era avuta una pioggia di nuovi record termici nel Nuovo Galles del Sud, gran parte dei quali risalivano solo a pochi giorni prima, a conferma di un evento non solo straordinaramente intenso, ma anche prolungato. Tutti i dati li abbiamo riassunti in [url=https://www.meteogiornale.it/notizia/29692-1-australia-brucia-devastanti-incendi-e-record-di-caldo-a-ripetizione]questo articolo[/url]. Gli incendi quindi non si fermano, ma anzi l’emergenza si aggrava ancora di più. Negli ultimi giorni il più esteso e minaccioso ha assediato le Montagne Blu ad ovest di Sidney, a cui si riferisce il video sopra: è stato decretato il più alto livello d’emergenza, per un rogo che avrebbe già incenerito quasi 50 mila ettari di bosco e che ora sembra meno preoccupante.
BRUCIA IL NUOVO GALLES DEL SUD – Da domenica sera vige lo stato di emergenza in tutto il Nuovo Galles del Sud (lo stato del sud-est dell’Australia di cui è capitale Sydney), dove per combattere l’assedio del fuoco sono stati assegnati poteri speciali ai servizi di emergenza per 30 giorni, inclusi quelli di ordinare ai residenti di lasciare l’area, di tagliare l’erogazione di acqua e gas e di demolire edifici a rischio. Oltre a Sidney, altre zone urbane e sobborghi sono minacciati da grandi incendi, come a Newcastle a nord di Sydney. Al momento sarebbero ancora diversi i roghi attivi, alcuni di questi (almeno 17 secondo le ultime notizie) di grandi proporzioni e fuori controllo. Oltre 200 case sono rimaste distrutte e un uomo di 63 anni è morto di infarto mentre cercava di difendere la casa dalle fiamme.