Le condizioni meteo della prossima settimana saranno davvero sorprendenti? Nevicherà a bassissima quota? Magari anche in pianura?
Queste le domande che ci stanno attanagliando (oltre ovviamente a tutto ciò che in questo momento ha priorità assoluta, ossia la nostra salute). Questi i quesiti a cui cercheremo di dare una risposta. Direte voi, perché tutti questi dubbi? Beh, ripercorrete per un momento – idealmente – ciò che è successo durante l’Inverno. Quante volte abbiamo visto modelli previsionali dipingere scenari invernali? Tante. Quante volte abbiamo sperato che qualcosa potesse succedere? Troppe. Poi, puntualmente, tutto veniva cancellato.
Dovevamo fare i conti con un Vortice Polare record, dovevamo prendere atto del fatto che le proiezioni stagionali ci stavano prendendo. A dicembre ipotizzarono un Inverno mite e anticiclonico, così è stato. Quelle stesse proiezioni che a cavallo tra fine febbraio e inizio marzo hanno proposto lo stesso scenario: una Primavera mite e anticiclonica.
Ma con marzo qualcosa è cambiato, anzi è cambiato tanto. Nonostante il Vortice Polare abbia continuato la corsa a perdifiato, il fronte polare ha risentito degli inevitabili cambianti stagionali ed è sceso un po’. E’ sceso quel poco necessario per riproporci un po’ di freddo, un po’ di brutto tempo, un po’ di piogge e un po’ di neve.
Ora però il Vortice Polare dovrà abdicare, ecco perché siamo fiduciosi. Fiduciosi che il freddo della prossima settimana, anzi il gran freddo della prossima settimana, non sia il solito bluff. Se i modelli previsionali dovessero cambiare improvvisamente rotta, dopo che per giorni hanno puntato dritti verso il colpo di coda dell’Inverno, sarebbe una disfatta clamorosa. Una delle peggiori di sempre. Ricordandoci che le figuracce rimediate quest’anno sono già state tante…
Tornando ai quesiti di apertura, la risposta a questo punto è univoca: non è un bluff. Stavolta no, stavolta potrebbe succedere davvero qualcosa di importante e potrebbe rappresentare la svolta stagionale. Quella svolta che ci permetterebbe di guardare al futuro primaverile con più ottimismo, quella svolta che ci consentirebbe di scongiurare due mesi – aprile e maggio – fatti esclusivamente di Alta Pressione e di temperature superiori al normale.
Non c’è bisogno di chissà che, attenzione, c’è solo bisogno di un po’ di normalità. Quella normalità che speriamo possa tornare presto, anche nelle nostre vite.
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