Atlantico in gran forma: aprile volge al termine ed è possibile stilare un primo bilancio affidandoci all’esperienza ed alle condizioni meteorologiche che hanno segnato gran parte del mese. La variabilità, tipica delle stagioni transitorie, ha dominato in lungo e in largo. A tratti è sfociata in instabilità marcata, persistente, a momenti abbiamo potuto apprezzare scampoli di bel tempo e temperature gradevoli. Ciò detto, le perturbazioni atlantiche hanno mostrato una vivacità in qualche modo inaspettata approfittando della mancanza di una figura anticiclonica capace di imporsi con decisione.
L’ultimo ponte festivo: sarà il terzo in rapida successione e come i precedenti dovrà fronteggiare nuove incursioni perturbate di diversa natura. La prima, attesa domani, avrà connotati tipicamente atlantici. La seconda, attesa nel fine settimana, verrà dal nord Europa e risulterà alimentata da aria relativamente fredda in quota. Il 1 maggio, fortunatamente, proporrà anche ampie schiarite su molte delle nostre regioni, in particolare al Centro Nord.
Cambio circolatorio imminente?: Ieri, in occasione dell’analisi a lungo termine, anticipammo un possibile cambio di scenario verso la conclusione della prima decade di maggio. Le ultime emissioni modellistiche anticipano i tempi e fin dalla prossima settimana potremmo osservare una rimonta anticiclonica convincente. L’Alta delle Azzorre sembrerebbe in grado di estendersi sull’Europa occidentale, inserendo una propaggine sul nostro Paese. Se così fosse, il bel tempo prenderebbe il sopravvento e si avrebbero i primi scampoli di bella stagione.
Le possibili incognite: ad onor del vero c’è da dire che trattandosi presumibilmente di una propaggine e non del core anticiclonico, eventuali incursioni instabili avrebbero vita relativamente facile nel metterne in crisi la tenuta. Tra l’altro il Vortice Freddo che andrà ad isolarsi sull’Europa settentrionale potrebbe insistere in loco provando ad inviare nuovi impulsi d’aria fredda verso sud. Ed ecco che alcuni modelli, in particolare l’americano GFS, lascia intravedere l’isolamento di una goccia fredda nel cuore del Mediterraneo con conseguente nuovo peggioramento sul nostro Paese.