Lo studio è stato condotto presso l’Università di Harvard e a quanto pare un evento climatico così estremo fu causato da un’ enorme eruzione vulcanica in Ecuador. Si trattò di un’eruzione talmente imponente da condizionare il nostro pianeta nel corso della decade successiva.
L’esistenza della super glaciazione è certificata da una serie di dati geologici raccolti. Pensate, fu così imponente da trasformare la Terra in una “palla di neve”. Gli oceani erano coperti dal ghiaccio e le temperature raggiunsero una media di 50°C sotto lo zero per un periodo di circa 12 milioni di anni.
Secondo Francis Macdonald e Robin Wordsworth, due dei ricercatori autori dello studio, ipotizzarono un raffreddamento legato al rilascio in atmosfera di polveri provenienti da rocce basaltiche e dall’interazione con la CO2 atmosferica. Tale processo avrebbe dovuto causare un calo delle temperature molto più graduale, ma così non è stato…
I reperti geologici rivelano invece che l’eruzione rilasciò enormi quantità di biossido di zolfo, una sostanza che se raggiunge la stratosfera va ad ostacolare l’azione solare. In condizioni normali la stratosfera si presenta a quote troppo elevate per poter essere raggiunta da queste particelle (di sicuro non in massa), ma il livello della tropopausa (il confine tra la troposfera e la stratosfera) è variabile ed è legata fortemente alla temperatura generale.
Quanto più bassa è la temperatura del Pianeta tanto più basso è il limite. L’eruzione di quel periodo coincise con una fase nella quale la tropopausa risultò più bassa del normale. Ed ecco che l’anidride solforosa riuscì a raggiungere le alte quote più agevolmente.