Troviamo un punto di osservazione migliore e ci fermiamo ad Alzate (No). Iniziamo a scattare decine e decine di foto, il temporale sembra non avere più i connotati di una multicella, soprattutto per via della mostruosa colonna dell’updraft che, in alcuni istanti, sembra avvolgersi su se stessa.
Purtroppo abbiamo spento il pc e non stiamo guardando le immagini radar. Qualche ora più tardi ci mangeremo le mani, perché ci renderemo conto che se avessimo utilizzato di nuovo internet, avremmo avuta per certa l’intensità della cella e ci saremmo avvicinati molto di più, fotografando decisamente meglio il mesociclone e la base delle correnti ascensionali. Questo è stato il nostro grosso errore, ma purtroppo era la nostra prima uscita… la prossima volta ci organizzeremo meglio, soprattutto quando avremo per certa la tariffa di connessione…!
Lo spettacolo che abbiamo davanti è davvero mozzafiato, il temporale è enorme e maestoso, si sentono i tuoni, si intravedono i fulmini in lontananza e più volte io e Davide ci guardiamo quasi commossi. Il lato sopravvento è stupendo, le correnti ascensionali fanno ribollire la parete del cumulonembo e osserviamo per ben 3 volte la formazione di un funnel sul lato del temporale.
Intanto inizia a diminuire la luce e il temporale si sposta verso sud est, allontanandosi dalla nostra posizione.
Rientriamo quindi a casa, dopo 102,5 km di strada percorsi (di cui 50km per nulla e la mia macchina ringrazia), ma comunque estremamente contenti per la prima fruttuosa giornata di caccia. Mentre mi appresto a rientrare a casa, ricevo un messaggio di Davide che mi dà conferma della minisupercella e davvero non posso credere che il primo temporale dell’anno fosse stato un mostro del genere!
Foto a cura di Davide Depaoli
Testi a cura di Valentina Abinanti
Pubblicato da Davide Mua
Troviamo un punto di osservazione migliore e ci fermiamo ad Alzate (No). Iniziamo a scattare decine e decine di foto, il temporale sembra non avere più i connotati di una multicella, soprattutto per via della mostruosa colonna dell’updraft che, in alcuni istanti, sembra avvolgersi su se stessa. Purtroppo abbiamo spento il pc e non stiamo guardando le immagini radar. Qualche ora più tardi ci mangeremo le mani, perché ci renderemo conto che se avessimo utilizzato di nuovo internet, avremmo avuta per certa l’intensità della cella e ci saremmo avvicinati molto di più, fotografando decisamente meglio il mesociclone e la base delle correnti ascensionali. Questo è stato il nostro grosso errore, ma purtroppo era la nostra prima uscita… la prossima volta ci organizzeremo meglio, soprattutto quando avremo per certa la tariffa di connessione…! Lo spettacolo che abbiamo davanti è davvero mozzafiato, il temporale è enorme e maestoso, si sentono i tuoni, si intravedono i fulmini in lontananza e più volte io e Davide ci guardiamo quasi commossi. Il lato sopravvento è stupendo, le correnti ascensionali fanno ribollire la parete del cumulonembo e osserviamo per ben 3 volte la formazione di un funnel sul lato del temporale.La base del cumulonembo è leggermente avvolta nella foschia, ma sembra delinearsi una beaver’s tail. Intanto inizia a diminuire la luce e il temporale si sposta verso sud est, allontanandosi dalla nostra posizione.Decidiamo perciò di ritornare verso Trecate ed eventualmente provare a fotografare qualche fulmine, ma purtroppo la cella è troppo distante e nascosta da nubi basse. Rientriamo quindi a casa, dopo 102,5 km di strada percorsi (di cui 50km per nulla e la mia macchina ringrazia), ma comunque estremamente contenti per la prima fruttuosa giornata di caccia. Mentre mi appresto a rientrare a casa, ricevo un messaggio di Davide che mi dà conferma della minisupercella e davvero non posso credere che il primo temporale dell’anno fosse stato un mostro del genere! Foto a cura di Davide DepaoliTesti a cura di Valentina Abinanti Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Davide Mua Inizio Pagina