L’Isola si è confermata anche quest’oggi la regione più calda d’Italia: tra le località monitorate dal Servizio Meteo Nazionale, è stata Decimomannu la più rovente con una punta di circa 38 gradi. Tuttavia, picchi termici ancora più alti si sono registrati, come nelle attese, sulle aree a ridosso della costa orientale sarda, per effetto di correnti di libeccio in discesa surriscaldate dai rilievi montuosi: si è così sfondata eccezionalmente la soglia dei 40 gradi nella regione del Sarrabus, sul sud-est della Sardegna, con ben +40.6°C a San Priamo e +40.5°C a San Vito.
Tali rilevazioni sono ufficiali e misurate dalle stazioni di rilevamento del Distretto Idrografico della Sardegna. Si tratta di valori probabilmente di portata storica per maggio, soprattutto considerando che ci troviamo appena all’inizio del mese. Sono questi i primi 40 gradi stagionali a livello nazionale, probabilmente mai registrati così precocemente da quando si effettuano le rilevazioni. I cieli carichi di polveri sahariane hanno contribuito a rendere ancor più anomalo il contesto odierno. E dire che sulle cime del Gennargentu sono presenti ancora nevai.