Si sta diffondendo un po’ di preoccupazione per una anomala attività geologica, ma per gli esperti che monitorano l’area della caldera non c’è alcun pericolo. Sono state chiuse alcune zone del parco nazionale del Grand Teton, quando i ranger hanno scovato nuove fratture aperte nella parete rocciosa di una cascata.
Il Grand Teton è collegato al Parco di Yellowstone, perciò la notizia è risuonata come un allarme. Le nuove fratture sono appare nette rispetto alle tante aperte lungo la stessa struttura, una parete rocciosa di circa 30 metri di altezza alle cascate di Hidden Falls.
Per precauzione, le autorità hanno interdetto l’area ai turisti perché preoccupati per il possibile cedimento della parete rocciosa e sono ora in attesa di una approfondita valutazione geologica. Va detto che il Grand Teton non è sulle camere magmatiche di Yellowstone.
Si tratta comunque di un’area soggetta al movimento del terreno legati all’attività geologica e l’apertura di fratture non dovrebbe sorprendere. I timori sono ulteriormente aumentati, anche perché alimentati dalla serie di lievi terremoti delle ultime settimane.
Quest’attività sismica è comunque la prova, secondo l’USGS, di un vulcano in buona salute, senza preoccupanti segnali. Il controllo e l’attenzione su quell’area sono tali che, secondo i vulcanologi, gli indizi di una violenta eruzione sarebbero evidenti con grandissimo anticipo.