FLUSSO ATLANTICO SU ALTA E MEDIA EUROPA – Un vasto sistema depressionario, con perno principale collocato tra Danimarca e parte sud della Scandinavia, convoglia un flusso di correnti fresche ed instabili oceaniche verso la Gran Bretagna, la Francia, il Benelux e l’ovest della Germania. Un fronte perturbato, disteso con il ramo più attivo dalla Germania al Baltico, delinea la parte più avanzata di questa circolazione fresca ed instabile, la quale non trova facilmente varco verso est a causa del promontorio anticiclonico sub-tropicale che si distende dall’Italia verso le regioni balcaniche e in parte anche sulle restanti nazioni dell’Europa Centro-Orientale. Il nostro Continente appare visibilmente spaccato a metà.
ANTICICLONE AFRICANO E CLIMA ROVENTE – Sul bacino del Mediterraneo insiste sempre l’azione dell’alta pressione sub-tropicale: la contrapposizione con la depressione che tenta di spingere da ovest ha sviluppato un’intensa onda calda che sta colpendo gran parte dell’Italia Centro-Meridionale, dove le temperature si sono occasionalmente spinte su valori superiori ai 40 gradi. Oltre al nostro Paese, la colonnina di mercurio si è spinta al di sopra dei 40 gradi anche sulle vicine zone balcaniche, con una punta di 42° a Demir Kapijal, in Macedonia, e ben 41° nella località bosniaca di Zenica. Notevolissimi i 41 gradi che si sarebbero toccati nella località ungherese di Szolnok.
ITALIA SPACCATA IN DUE – Il gran caldo è l’elemento caratterizzante dello scenario meteo sull’Italia: quella di oggi è forse a livello nazionale la giornata mediamente più rovente di tutta l’estate, ma alcune zone del Nord Italia fanno eccezione rispetto a questo quadro estivo così stabile per l’anticiclone africano. Il ramo meridionale della perturbazione osservata in Europa sta transitando lungo l’Arco Alpino e va a contrastare con il serbatoio d’aria caldo-umida a disposizione in Val Padana. Sulle zone montuose, ma anche nella fascia pedemontana si sono scatenati nelle ultime ore diversi focolai temporaleschi associati a fenomeni di forte intensità, che stanno in parte tendendo a propagarsi anche sul Triveneto, muovendosi da ovest verso est.