Piatto ricco d’eventi meteo in quest’inizio settimana sul contesto continentale, per l’azione congiunta di una nuova area depressionaria atlantica, sulle Isole Britanniche, con il vortice d’instabilità bloccato tra il Baltico e la Polonia. Si sta così concretizzando una prima parziale erosione del flebile braccio orientale dell’anticiclone delle Azzorre proteso verso il Mediterraneo Centro-Occidentale.
Una relativa confluenza depressionaria tra l’Atlantico Portoghese ed il Marocco ha infatti generato ammassi nuvolosi comunque scarsamente significativi e uno di questi è giunto sui mari ad ovest della Penisola, tra la Corsica e la Sardegna. Resta vivace la ferita instabile che domina sul Centro Europa: in virtù del contributo del riscaldamento solare, si sono sviluppati nuovi intensi focolai temporaleschi tra la Polonia e la Slovacchia, zone già messe a dura prova dagli intensi episodi di maltempo del week-end, portatrici di disastrose inondazioni.
Non solo forte maltempo, ma anche furiosi eccessi di temperatura, in virtù della sacca depressionaria sul Centro Europa. L’irresistibile anticiclone di blocco con massimi sul cuore della Russia Europea fa affluire correnti d’aria rovente, che investono anche l’Ucraina centro-orientale: i picchi di 40-41 gradi stanno diventando ordinaria amministrazione, così come i 36-37 gradi sulla capitale moscovita, sempre avvolta da una cappa d’aria irrespirabile per la stagnazione dei fumi correlati ai devastanti incendi favoriti da queste condizioni meteo così terribile. Si è scaldato non poco anche il Portogallo ed il Sud della Spagna (punte di 41-42 gradi), a causa dell’azione di correnti calde in risalita dal Marocco.
La parte più massiccia dell’anticiclone delle Azzorre resta relegata in Aperto Atlantico ed è un’altra causa di quest’estremizzazione climatica, visto che agisce solitamente come termoregolatore alle nostre latitudini. Come già sottolineato in precedenza, sul cuore del Mediterraneo è presente solamente il braccio allungato del campo anticiclonico, quindi non proprio una garanzia di tenuta duratura del bel tempo e di condizioni dai canoni perfettamente estivi.
Quest’inizio settimana è comunque iniziato nel migliore dei modi, con il sole dominatore assoluto su tutte le regioni. E’ tornato a fare un po’ di caldo al Sud, con punte di 35-37 gradi sulle zone interne della Sardegna e della Puglia. La nuvolaglia tra Spagna e Mediterraneo Occidentale che si va insinuando verso parte delle nostre regioni è un segnale delle infiltrazioni d’aria instabile alle porte, su cui ben poco può fare l’alta pressione: l’ammasso nuvoloso tra la Corsica e la Sardegna è ancora un falso allarme, in quanto non associato a nessun fenomeno di rilievo. Tuttavia, sul Nord Italia (particolare riferimento ai settori alpini) non tarderà a farsi sentire l’eco dell’afflusso instabile, che sfocerà già da domani in temporali.