In arrivo giorni di “sofferenza”
Forse in tanti si staranno ponendo una semplice domanda: ci sarà da patire il caldo fino a fine stagione? Non possiamo saperlo. La previsione, affinché possa avere un certo grado d’affidabilità, non deve mai spingersi oltre i tre, magari quattro giorni. Dopo si percorre inevitabilmente il campo delle ipotesi, delle probabilità, delle tendenze evolutive. E’ vero però che si può stilare una previsione accettabile fino a una settimana, talvolta sino a 10 giorni, soprattutto quando le configurazioni ripercorrono strade già battute. In Estate è più semplice prevedere fasi di bel tempo, gli anticicloni sono spesso coriacei e si stabiliscono in alcune aree continentali determinando le sorti meteorologiche peninsulari.
Ma è giusto non dare nulla per acquisito, perché la previsione, nuda e cruda, è pregna di elementi di incertezza che sovente sono in grado di stravolgerne l’esito. Dall’oggi al domani. Se poi si considera che gli scenari meteorologici recenti sono sempre più dominati da scambi di calore in senso meridiano, ecco che la prudenza non è mai abbastanza.
Un esempio su tutti. Tra poco, nel dettaglio, vedremo come rispetto alla previsione stilata ieri, compaiano degli elementi di novità. Tra sabato e domenica potrebbe infatti giungere aria un po’ più fresca da nord, il che presupporrebbe un ridimensionamento termico prima al Settentrione e poi sul resto del Paese. Attenzione, non farà fresco come nel weekend passato, farà solo meno caldo, ma in compenso l’aria potrebbe presentarsi secca e respirabile. Ma sarà davvero così? Probabile, ma non è da escludere che l’Anticiclone africano possa mostrarsi più tenace del previsto. Non ci resta quindi che avere pazienza e attendere l’esito dell’ondata di calore.
Il tempo di domani
Inutile sottolineare che nei prossimi giorni gli elementi di interesse saranno venti e temperature. La bolla d’aria calda d’origine sahariana si sta espandendo fin da ora sui mari sud occidentali peninsulari e si trova prossima alla Sardegna. L’Isola, nella giornata di domani, sarà la prima regione a patire il gran caldo. Nelle zone interne, difatti, verranno raggiunte punte di 38 gradi. In Sicilia, la regione più vicina geograficamente al nord Africa, si prevedono picchi di 35-36 gradi, soprattutto nelle aree orientali.
Termiche destinate ad accrescersi dappertutto, i valori massimi raggiungeranno i 34-35 in svariate località del Centro Sud. Il caldo inizierà a picchiare anche nella piana emiliana romagnola e in quella veneta e qui vi saranno tassi di umidità maggiore.
I venti saranno si disporranno dai quadranti meridionali al Nord e diverranno rafficosi allo sbocco dei crinali alpini, soffieranno da Sudovest anche nel medio-alto Tirreno, in Sardegna giungerà lo Scirocco. Altrove saranno variabili, deboli, indugeranno rinforzi settentrionali nel basso Adriatico e sullo Ionio.
Il cielo sarà sereno o poco nuvoloso in Val Padana, Liguria, su tutto il Centro Sud e nelle Isole. Le nubi, come consuetudine, si manifesteranno lungo la cerchia alpina nel corso delle ore centrali del giorno. Le precipitazioni temporalesche interesseranno le Alpi Cozie, i rilievi valdostani, l’alta Lombardia e l’Alto Adige. Rapida l’attenuazione serale.
Apice del caldo
Le temperature sono destinate ad aumentare ulteriormente giovedì, per poi mantenersi su valori eccezionali anche venerdì.
Giovedì si potranno superare i 40 gradi nelle zone interne della Sardegna, al Sud, in Sicilia e nei versanti tirrenici – comprese i più importanti centri urbani come Roma, Firenze e Napoli – le massime oscilleranno tra i 35 e i 38 gradi. Punte di 38 gradi sono attese anche nelle Marche, in talune località costiere abruzzesi, nella Riviera Romagnola e nella piana emiliana. I venti da Sudovest, in intensificazione, discenderanno dall’Appennino in direzione del medio alto Adriatico, sotto forma di correnti molto calde favoniche.
Venerdì, come detto, non si avranno variazioni eclatanti, ma potrebbero esseri ulteriori lievi aumento al Sud e in Sicilia, con le massime che in svariate località potrebbero raggiungere i 38-40 gradi.
Le uniche zone che potranno godere di un po’ di refrigerio saranno quelle alpine, ove il riscaldamento diurno fornirà quel carburante necessario allo sviluppo di celle temporalesche a macchia di leopardo. Giovedì dovrebbero interessare i rilievi valdostani, piemontesi e alto atesini. Venerdì potrebbero aggiungersi i settori montani nord occidentali della Lombardia.
Il tempo del weekend
Sabato aria fresca da nord potrebbe giungere al Settentrione, determinando un calo termico e un’accentuazione dell’instabilità al Nordest. Stante le proiezioni odierne potrebbero esservi dei temporali in Veneto, Friuli e Romagna, anche di una certa consistenza. Altrove cielo sereno o poco nuvoloso, il caldo risulterà sempre intenso al Centro Sud e nelle Isole.
Domenica venti orientali andrebbero a propagarsi anche al Centro innescando un ridimensionamento delle temperature. Il super caldo dovrebbe resistere all’estremo Sud e in Sicilia, altrove farà sì caldo ma l’aria secca e respirabile darà, forse, un senso di gradevolezza.