LUNGO LETARGO DELL’AUTUNNO – Non possiamo certo definire in alcun modo normale questa stagione autunnale 2015. Lo stiamo ormai appurando fin dall’inizio con la totale mancanza delle perturbazioni atlantiche e la frequente successione di eventi meteo estremi. Le piogge sono state infatti spesso violente e localizzate, mai distribuite in modo omogeneo. Ora, passando da un estremo all’altro, stiamo invece vivendo un avvio di normale eccezionalmente secco e con temperature eccezionalmente alte in taluni casi da record, a conferma di un autunno caratterizzato dal susseguirsi di vicende meteo anomale. Un forte anticiclone ha infatti messo radici sul Mediterraneo e su parte dell’Europa, alimentato da contributi d’aria molto calda di matrice sub-tropicale che ne garantiscono una lunga durata.
METEO ANCORA ANTICICLONICO – Scenari quindi ancora improntati verso numerosi altri giorni caratterizzati da clima secco e ben più caldo della norma, soprattutto sulle aree interne e montuose: l’anticiclone non ha assolutamente intenzione d’abdicare presto, sebbene gradualmente da metà mese inizierà un po’ a perdere potenza, com’è fisiologico che sia data la prolungata persistenza. Avremo comunque ancora stabilità incontrastata per almeno i prossimi 7 giorni ed oltre. Ciò non si tradurrà comunque solo in giornate pienamente soleggiate, come avverebbe in estate. La staticità atmosferica in questo periodo porta al progressivo ristagno dell’aria umida nei bassi strati, con conseguenti banchi di nebbia e nubi basse che andranno così ad accentuarsi nei prossimi giorni su pianure, vallate e zone costiere.
NOVITA’ METEO DAL 20 NOVEMBRE – Cenni di cedimento dell’alta pressione potrebbero concretizzarsi solo sul lungo periodo, non certo prima. Le ultime proiezioni indicano infatti il possibile transito di un veloce impulso instabile, accompagnato da intrusione d’aria un po’ più fresca, a cavallo fra il 19 e il 20 novembre. Sarebbero solo disturbi passeggeri, con l’anticiclone pronto subito a rimontare verso l’Italia e respingere l’assalto delle correnti nord-atlantiche, garantendo ancora riparo da nuovi ammassi perturbati. Solo più avanti, dopo il 22-23 novembre, le correnti perturbate atlantiche potrebbero tentare di rubare la scena all’alta pressione con maggiori possibilità di successo. Sarebbe questo il ritorno a condizioni meteo più autunnali dopo il prolungato periodo d’anomalo dominio anticiclonico.
CONCLUSIONI – Ci sono pochi dubbi sul fatto che avremo una seconda decade di novembre caratterizzata dall’anticiclone. Il possibile cambiamento atteso a partire dal 20 novembre resta al momento solo un’ipotesi. Mancando ancora almeno 10 giorni alla possibile svolta, non resta che attendere eventuali conferme o smentite nei prossimi giorni. In ogni caso, sarà difficile ribaltare le forti anomalie in termini d’eccessi termici e di scarisssima piovosità.