Difficile immaginare un prossimo mese di Gennaio con le identiche condizioni meteorologiche del Gennaio 2014, ovverosia continue ed insistenti perturbazioni atlantiche, aria piuttosto mite e piogge ininterrotte.
Anche se a volte la Stratosfera e la Troposfera non presentano un vero “dialogo” tra di loro, e le condizioni meteorologiche dei bassi strati non vengono influenzate da quelle degli strati superiori dell’atmosfera, nella maggior parte dei casi è in realtà quello che succede.
Se osserviamo quindi la situazione del 07 Gennaio 2014 notiamo la presenza di un Vortice polare freddo e compatto, con un lobo presente sugli Stati Uniti, dove giunse il gelo dello scorso inverno, un altro sulla Siberia, mentre in Europa restavano correnti miti occidentali.
A metà Gennaio non si notarono cambiamenti di sorta nella struttura Stratosferica, destinata a portare il freddo soprattutto in Nord America ed in Siberia, ma non in Europa, con totale assenza di fenomeni di Stratwarming.
Quest’anno tutto cambia: le previsioni del modello matematico GFS, sempre al 07 di Gennaio, mostrano un Vortice Polare tutt’altro che compatto, con un esteso Stratwarming sulla Groenlandia e lo split di tale Vortice in due lobi distinti.
Le mappe di previsione potrebbero indicare uno spostamento del riscaldamento stratosferico in direzione della Groenlandia.
E’ quindi presumibile che la situazione meteorologica di questo mese di Gennaio 2015 sia completamente differente da quella del passato mese di Gennaio, con possibili rivoluzioni modellistiche nell’evoluzione sul lungo termine che sarà possibile osservare prima dell’Epifania.