Ci si avvia a grandi passi verso le Festività Natalizie, domani è l’Immacolata e in tanti si recheranno presso le innumerevoli locali sciistiche che affollano le nostre montagne. Chi va sulle Alpi non avrà alcun problema, chi invece opterà per l’Appennino dovrà salire un po’ più su di quota, perché per ora la neve non è ancora giunta a dovere.
Attenzione però, sull’Europa lo scenario sta mutando drasticamente. La circolazione atlantica sta per subire un brusco stop. Non stiamo ad analizzare nel dettaglio le cause che stanno portando a tal risultato, non è nostro compito. Sappiate semplicemente che si stanno strutturando dei campi anticiclonici sull’Europa settentrionale che daranno poi luogo ad un blocco in formazione con la propaggine settentrionale dell’Alta delle Azzorre.
Sulla Russia europea andrà a posizionarsi un nucleo d’aria gelida e parte dell’aria Artico Continentale scorrerà verso sud dirigendosi sui Balcani e poi l’Italia. Fin da giovedì i venti ruoteranno da est e le temperature caleranno, nel fine settimana l’irruzione fredda potrebbe portare la neve a bassa o bassissima quota su molte regioni.
Domani vi saranno ancora degli strascichi legati al passaggio della perturbazione atlantica. Lo scivolamento verso Sud darà luogo a delle residue precipitazioni sul Triveneto, mentre il tempo peggiorerà temporaneamente sulle Centrali tirreniche. La neve cadrà in Appennino dai 1400 ai 1600 m, mentre sulle Alpi la quota si attesterà solitamente al di sopra dei 1000 m. Non escludiamo qualche fenomeno anche nelle Marche e al primo mattino su Lombardia e Levante Ligure. Ma sul nordovest il foehn favorirà un progressivo sensibile miglioramento. In serata le schiarite si estenderanno anche alle Centrali tirreniche e al Triveneto.
Mercoledì i primi sintomi del cambio di circolazione si tradurranno in una rotazione dei venti dai quadranti orientali e un calo termico, specie in Adriatico e al Sud. Su queste zone si avrà un parziale aumento della nuvolosità che potrebbe determinare precipitazioni a carattere sparso. La neve imbiancherà i rilievi appenninici, dai 900 m delle Marche ai 1200/1300 della Calabria. Nel resto della Penisola il tempo sarà buono, con ampi spazi di sereno.
Per la giornata di giovedì non si attendono grossi cambiamenti. Avremo un po’ più di nubi a spasso per la Penisola, in particolare al Nord. Ma nonostante i parziali addensamenti che potrebbero interessare le aree adriatiche e il Sud, non si prevedono fenomeni sostanziali.
Nei due giorni successivi dovrebbe acuirsi ulteriormente il flusso d’aria fredda proveniente dai Balcani. Si potrebbe parlare tranquillamente d’irruzione d’aria fredda, visto che le temperature dovrebbero calare sensibilmente. Venerdì attese le prime precipitazioni in Adriatico e potrebbero risultare nevose sui rilievi appenninici sino a bassa quota. Sabato la nuvolosità dovrebbe rivelarsi più diffusa, coinvolgendo in parte anche il Triveneto, i settori appenninici delle regioni tirreniche, il Sud e le due Isole. Dato il calo termico sussiste la possibilità di nevicate sino a bassissima quota, in qualche caso – se la diminuzione delle temperature verrà confermato – non escludiamo nevicate sino al piano.