Non ci risulta che in Italia ci sia una legge che dica stop al lavoro quando la temperatura raggiunge valori pericolosi per la vita umana. Non è fare allarmismo questo ma diamo voce ai sindacati e ai lavoratori costretti a lavorare all’esterno sotto il sole, anche quando la temperatura supera i 40° centigradi.
In tali condizioni il corpo umano è sottoposto ad una violenza fisica e psicologica.
Purtroppo molti lettori ci segnalano di lavorare in condizioni climatiche di estrema difficoltà, e ciò accade all’interno di capannoni che sono privi di aria climatizzata, ma le maggiori difficoltà le hanno coloro che lavorano all’esterno, con temperature esageratamente elevate.
Un pensiero c’è anche in coloro che sono obbligati a svolgere attività di soccorso all’esterno in condizioni climatiche che sono, non solo disagevoli, ma anche di estremo pericolo. Ci riferiamo a coloro che sono all’opera nello spegnimento di incendi, che indossano abiti abbigliamento ignifugo che lascia ben poco traspirare aumentando la percezione di calura.
Speriamo che abbiate compreso che il caldo non è un buon amico, che è un nemico ben peggio del gran freddo, contro il quale la nostra popolazione in buona parte può proteggersi.
Quando il caldo diventa eccessivo come quello che si sta concretizzando, buona parte della popolazione è indifesa a questa condizione climatica nuova, perché è occasionale, ma genera un’enorme disagio e anche malesseri.
Insomma, speriamo veramente che quantomeno datori di lavoro abbiano coscienza di bloccare i lavori in condizioni climatiche disagevoli, ciò per tutelare l’incolumità dei lavoratori.
Questo fintanto che non ci saranno delle norme o leggi a riguardo.