Nell’era dei social media sbagliare una previsione meteo significa andare incontro al linciaggio mediatico. Giusto o sbagliato che sia, il social non perdona. O forse sarebbe meglio dire, gli haters non perdonano. Sì, perché ogni occasione è giusta per sfogare le proprie frustazioni da tastiera, in un modo o nell’altro.
Però, ora vi stupiremo con ciò che stiamo per scrivere, da un certo punto di vista concordiamo: basta previsioni meteo sbagliate! Non ne possiamo più. Non ne possiamo più di leggere invenzioni di sana pianta. Anche in questo caso ogni occasione è quella giusta per inventarsi questa o quella condizioni meteo. Purché faccia clamore, purché attiri l’attenzione.
Ecco, purché se ne parli… eppure, oggi come oggi, abbiamo a disposizione fior fior di tecnologia. Possiamo consultare modelli su modelli, possiamo osservare mappe su mappe, possiamo unire il tutto all’esperienza professionale. In questo modo sì che è possibile fare una buona previsione. Poi lo sappiamo, la meteorologia non è mica una scienza esatta, ci mancherebbe. L’errore è sempre dietro l’angolo, sbagliare è umano purché lo si faccia in buona fede.
In questi ultimi giorni, senza andare molto lontano, si leggono cose fuori dal mondo. Alcuni, presi dallo smania dello scoup, parlano – evidentemente esagerando – di Estate. Da Ottobrata a Estate c’è un abisso, evidentemente. Con Ottobrata si intende un periodo anticiclonico, caratterizzato da sole e temperature superiori alle medie stagionali. Ma da qui a leggere certe previsioni, che parlano come fosse settembre se non addirittura agosto, ce ne passa.
Ecco perché vi diciamo, senza nasconderci, che sarebbe ora di finirla con le previsioni meteo sbagliate. Ma con le previsioni meteo sbagliate di proposito, non con quelle che si sbagliano in buona fede. Ricordiamoci che l’Italia è circondata dal Mediterraneo, ricordiamoci che in certe situazioni una previsione può rivelarsi sbagliata sino a poche ore dagli eventi.
Pensante ai vortici afro-mediterranei… l’esempio eclatante è stato quello di settembre, allorquando la Spagna sudorientale fu colpita dalle inondazioni del secolo. Pensate un po’: sino a un paio di giorni prima quel vortice veniva visto sulla Sardegna, poi ci furono tutta una serie di variazioni e aggiustamenti che resero la previsione complicatissima.
Quello fu un caso emblematico delle vere difficoltà che si possono incontrare nello stilare una previsione meteo. Ma “truccarle” pur di attirare letture no, questo non va bene.