Gli effetti dell’Alta Pressione:
anzitutto il netto miglioramento meteo che sta coinvolgendo l’intera Penisola e le Isole. In secondo luogo, l’afflusso d’aria fredda che sta causando un consistente calo delle temperature minime, tant’è che sono apparse le prime gelate. Effetti apparentemente contrapposti, ma non necessariamente se si pensa all’origine dell’Anticiclone. Si tratta, lo ribadiamo, di una figura prettamente continentale che staziona ostinatamente, da varie settimane, sull’Europa orientale o settentrionale.
E l’Atlantico?:
se si guarda alla Penisola Iberica ci si accorge che non è scomparso. Le notevoli difficoltà nel traghettare perturbazioni alle nostre latitudini sono innegabili, ma alcuni minimi ciclonici riescono ad avvicinarsi all’Europa occidentale caratterizzandone gli scenari meteorologici.
Le debolezze anticicloniche:
ne abbiamo discusso in altri articoli, ma le ricordiamo. Considerando che i massimi stazionano al di là delle Alpi, l’Italia è protetta dalla parte più fragile della struttura. Le maggiori debolezze sono evidenti ad ovest, grossomodo nell’area che abbiamo indicato come quella che subisce le ingerenze atlantiche. Ed è là che dobbiamo guardare per comprendere i piccoli cambiamenti che avverranno nei prossimi giorni. Un’area ciclonica, pur indebolita, riuscirà a farsi largo sui mari di ponente e causerà un peggioramento sulla Sardegna e in Sicilia. Attualmente vengono smorzati eventuali influenze sulle altre regioni, ma qualche annuvolamento potrebbe riuscire a manifestarsi nel prossimo weekend. Pioverà? Difficile, se non qualche piovasco sull’estremo Nordovest e in Toscana.
Quand’è che cambierà qualcosa?:
Le più autorevoli proiezioni modellistiche ci dicono che un cambio circolatorio sostanziale potrebbe avvenire la prossima settimana. Le mosse anticicloniche si riveleranno essenziali, in quanto potrebbe crearsi – temporaneamente – un connubio tra l’Alta Pressione oceanica e Scandinava. Aria molto fredda, di estrazione continentale, si insinuerebbe sul Continente Europeo e potrebbe avere delle ripercussioni sin sull’Italia. Procedendo oltre, si nota un netto rinforzo del Vortice Polare con evidenti influenze sulla tenuta dell’Anticiclone Scandinavo.
Focus: evoluzione sino al 27 novembre 2011
Gran parte della settimana sarà condizionata dall’Alta Pressione. Alta Pressione che manterrà la stabilità un po’ ovunque, con la sola eccezione delle Isole. Sicilia e Sardegna saranno coinvolte nella spirale instabile atlantica, che evolvendo verso est dovrebbe causare un peggioramento di discreta vivacità.
L’ultima decade di Novembre sembra la più propizia alle prime mosse invernali. La formazione del blocco anticiclonico, citato in sede evolutiva, condurrebbe aria molto fredda su parte dell’Europa. Lo ribadiamo, non è escluso che una parte riesca a sfociare nel Mediterraneo, ma al momento è difficile ipotizzare come e in che misura.
Evoluzione sino al 02 dicembre 2011
L’accelerazione del Vortice Polare, se confermata, sembra in grado di imprimere ai primi giorni di Dicembre una chiara impronta invernale.
In conclusione.
In un Autunno che sinora ha dispensato piogge e caldo eccessivi, si intravedono i primi cenni di cambio stagionale. Ricordiamo ai lettori che Dicembre dello scorso anno fu, per molti Paesi d’Europa, storico dal punto di vista del freddo.