ORE CONTATE PER L’ANTICICLONE AFRICANO – Il dominio del rovente anticiclone sub-tropicale è giunto al culmine: il continuo afflusso d’aria calda verso la nostra Penisola è favorito dalla contestuale presenza sul Vicino Atlantico di una saccatura che va a sprofondare fin sulla Penisola Iberica, incentivando così il mantenimento del blocco anticiclonico di matrice nord-africana sul Mediterraneo Centrale. Lo schema barico sta però per cambiare e lo farà a partire dal Vicino Atlantico dove la depressione salirà di latitudine, consentendo così all’alta pressione delle Azzorre di espandersi verso la Spagna ed il Mediterraneo, determinando così il venir meno del meccanismo che teneva in auge l’anticiclone nord-africano, che tenderà così a sgonfiarsi e verrà respinta più a sud, rintanandosi nelle sue zone di origine sahariane.
FINALMENTE L’ANTICICLONE DELLE AZZORRE – La latitanza dell’anticiclone delle Azzorre, il termoregolatore per eccellenza delle estati classiche mediterranee, è alla base di questo tipo di tempo così movimentato che ha caratterizzato queste prime due decadi di giugno. Abbiamo infatti assistito ad una costante alternanza di fasi instabili, che hanno colpito più direttamente il Nord, con rimonte calde nord-africane, culminate in questa vampata di calore degli ultimi giorni che si è estesa a tutta l’Italia. L’ingresso dell’anticiclone delle Azzorre favorirà ora la ripresa del flusso zonale, con scorrimento di correnti più fresche occidentali che poi piegheranno sull’Italia con componente piuttosto stabile da N/NW. La prima sortita dell’Azzorriano sul Mediterraneo favorirà un caldo sopportabile, senza più l’assedio dell’afa: già fra venerdì e sabato si perderanno 4-6 gradi anche in quota e solo all’estremo Sud insisteranno i residui effetti della bolla sahariana.