Clima rovente:
l’Anticiclone Africano è all’apice della forma e le temperature che registriamo testimoniano la “cattiveria” dell’ondata di caldo. Il collega Meschiari lo ha definito “maltempo estivo”, una definizione che ben si addice a condizioni meteo che causano non pochi disagi al nostro organismo. Qualora si fosse trattato di caldo torrido, o secco se preferite, non avremo sudato le famigerate “sette camice”. Invece dobbiamo sopportare alti tassi d’umidità, che rendono l’aria pesante, il clima opprimente e ostacolano il processo fisiologico della sudorazione. La buona notizia è che siamo giunti al gran premio della montagna, dopodiché comincerà la discesa.
E’ partito l’attacco i 40°C:
di per sé è una traguardo indesiderato, che giunge dopo giorni di immani fatiche. Ma volendo lo si può osservare sotto un’altra luce. L’ulteriore rialzo termico interesserà le regioni meridionali e sarà associato ad una progressiva rotazione dei venti da occidente. La sbarramento appenninico innescherà il favonio, ovvero l’aria giungerà ancor più calda nei versanti sottovento. Nello specifico, sia lungo l’Adriatico che sullo Ionio. Non a caso i valori più alti riguarderanno la Puglia, la Basilicata e la Sicilia orientle.
L’importanza dei venti da ovest:
è certamente il segno inequivocabile di un cambiamento. Vuol dire che l’Anticiclone subirà un parziale indebolimento al di là delle Alpi e le correnti do origine atlantica avranno modo di insinuarsi nel cuore del Mediterraneo. E’ bene precisare che le perturbazioni rimarranno più a nord, lambendo appena le regioni settentrionali dove assisteremo ad un lieve incremento dell’instabilità diurna. Quel che più conta è che le temperature, ma soprattutto l’umidità, diminuiranno e l’afa diverrà un ricordo.
Caldo nella norma:
leggendo della diminuzione termica, alcuni potrebbe pensare che siamo alle porte dell’ennesima crisi estiva. Beh, si tratterebbe di una pensiero errato, perché l’Alta Pressione – benché indebolita – rimarrà sulle nostre regioni garantendo condizioni di bel tempo. L’aspetto più importante è che le temperature torneranno in linea con le medie stagionali e tali dovrebbero rimanere sino alla fine del mese.
Come sarà il tempo agli esordi di Luglio?:
Analizzando con attenzione le più autorevoli proiezioni modellistiche, abbiamo intravisto la ripresa di un trend ondulatorio che potrebbe portare – nella prima settimana di Luglio – dapprima il passaggio di una rapida saccatura atlantica e in seguito un’altra bolla calda di chiara matrice africana. La buona notizia, ma ovviamente andrà confermata, è che la maggiore dinamicità atmosferica potrebbe scongiurare la persistenza del caldo anomalo. Consentiteci di aggiungere che non è in atto alcuna ritrattazione, perché quanto descrivemmo nel precedente editoriale corrisponde perfettamente alla linea evolutiva attuale.
Focus: evoluzione sino al 03 luglio 2012
Giovedì sarà senz’altro la giornata più calda per le regioni meridionale e per la Sicilia, dove come detto il termometro raggiungerà punte di 40°C. Da venerdì, invece, la progressiva accentuazione dei venti da ovest facilitare una lenta ma inesorabile diminuzione delle temperature. Temperature che entro domenica dovrebbero ripotarsi verso la normalità, tant’è che difficilmente si andrà oltre i 30°C. Al nord, inoltre, si accrescerà la nuvolosità e lo sviluppo dei temporali avverrà con maggiore facilità. Temporali, tra l’altro, che dovrebbero riapparire anche sulla dorsale appenninica.
L’ultima settimana di giugno sarà caratterizzata da condizioni di bel tempo, salvo un po’ di temporali pomeridiani in sviluppo sui principali comprensori montani. Le temperature non dovrebbero registrare particolari variazioni, salvo locali aumenti durante il giorno. Si tornerà, probabilmente, al di sopra dei 30°C ma considerando che saremo a fine mese si tratterà di valori termici assolutamente accettabili.
Evoluzione sino al 08 luglio 2012
Nel corso della prima settimana di Luglio potrebbe dapprima giungere una perturbazione atlantica, con risvolti precipitativi di maggior portata nelle regioni centro settentrionali, successivamente tornerebbe l’Anticiclone Africano ma dovrebbe trattarsi di una toccata e fuga.
In conclusione.
La dinamicità, che ha caratterizzato i mesi precedenti, sembra volersi riprendere la scena nel prossimo periodo. Troverebbero conferma, in tal modo, alcune autorevoli proiezioni stagionali che indicavano una stagione estiva all’insegna della varibilità.