Mettiamoci comodi. Sta per alzarsi il sipario sulla prima, vera, intensa ondata di calore dell’Estate 2010. Si prospettano giornate di sole, anche se non ovunque. La colonnina di mercurio salirà, molto, le temperature percorreranno una linea immaginaria che dista dall’andamento medio del periodo. Per fortuna siamo a giugno, il Nord Africa non è ancora una fornace, ma è sulla buona strada. Il Mediterraneo è tutto sommato fresco, anche se in questi ultimi giorni di sole la temperatura dell’acqua sta aumentando. Se fossimo stati a Luglio, o ad Agosto, i 40 gradi non ce li avrebbe tolti nessuno. Forse anche qualcosa in più.
Pensate, infatti, che tra venerdì e sabato alcune aree della Penisola vedranno il termometro fermarsi soltanto dopo aver raggiunto i 35 gradi. Probabilmente i 36. Le regioni dove probabilmente sarà più caldo saranno la Puglia e la Sicilia, ma anche se altrove ci sarà qualche grado in meno, non sarà certo un clima gradevole. I 30 gradi verranno superati facilmente, nelle zone interne si avrà una calura fastidiosa, meno sulle coste, che potranno godere delle brezze. Lo si è detto, visto che il mare non è ancora caldo, i venti che si dirigeranno verso l’interno mitigheranno un po’ l’aria.
Di certo andare al mare potrà aiutare, perché farà più fresco che in montagna. Chi non avrà la possibilità e dovrà stare in casa, probabilmente accenderà i condizionatori. In tutta Italia? No. Non farà così caldo dappertutto, perché l’Alta Pressione ha un lato debole: quello più a nord. Ci saranno regioni d’Italia che, se così si può dire, godranno dei benefici derivanti da questa fragilità. Le Settentrionali.
Vediamo un attimo di capire come sarà il tempo nei prossimi giorni. Anzitutto sarà un giovedì di sole e i primi caldi inizieranno a farsi sentire. In quota l’aria calda fluirà in maggior misura nelle Isole, un po’ meno al Centro Nord. Ciò nonostante il forte soleggiamento farà sì che il termometro salga sino ai 30, anche 32 gradi. Valori che verranno registrati nelle zone interne, in Emilia Romagna, nel basso Veneto e nelle zone più a sud della pianura Lombarda. Nel Foggiano, probabilmente, si potrebbe andare leggermente oltre. Per quanto riguarda i temporali, beh. Dimentichiamoli in Appennino per diversi giorni. Proseguiranno, invece, sui monti del Nordovest.
Domani, ad esempio, si formeranno dal pomeriggio sui rilievi del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Lombardia. E potrebbero mostrarsi a tratti di forte intensità.
Il weekend proporrà un’impennata del caldo. Colonnina di mercurio che varcherà diffusamente i 32/33 gradi, i picchi maggiori dovrebbero penalizzare la Puglia e il Molise: massime che raggiungeranno probabilmente anche i 35/36 gradi. V’è da aggiungere che i cieli non saranno sempre sereni. Lo abbiam detto ieri, spesso risulteranno velati da nubi alte e sottili, un must delle avvezioni d’aria calda.
E’ bene soffermarci per un attimo alla giornata di domenica. Gli ultimissimi aggiornamenti indicano un ulteriore indebolimento dell’Alta Pressione sull’Italia Settentrionale. Aria un po’ più umida, proveniente dalla Spagna, andrebbe ad incrementare la nuvolosità e l’instabilità. Non va trascurato il fatto che anche in Val Padana farà un po’ caldo, ciò vuol dire che il carburante necessario alla formazione di manifestazioni temporalesche consistenti, anche a carattere grandinigeno, non mancherà di sicuro.
La situazione potrebbe peggiorare ulteriormente lunedì, con tempo incerto su tutta l’Italia Settentrionale e propagazione delle precipitazioni anche all’alta Toscana. Lo ribadiamo, i temporali non si fermeranno sui rilievi, ma andranno ad interessare anche le pianure e potranno risultare di forte intensità. Tra l’altro, nei primi giorni settimanali, qualche nuvola in più potrebbe estendersi al Centro e in Sardegna, con la possibilità che possa verificarsi qualche isolato piovasco.