VORTICE ABBRACCIA L’ITALIA – Il Mediterraneo Centro-Occidentale è sede di una nuova profonda area ciclonica,che ha enormi differenze rispetto a quella in azione nella parte iniziale della settimana (e responsabile dei fenomeni estremi alluvionali soprattutto in Sardegna, dove hanno avuto conseguenze così tragiche). In quel caso la ciclogenesi, pur con aria fredda in quota, aveva una spiccata alimentazione caldo-umida nord-africana, mentre invece l’attuale vortice (denominato ora Quentin dall’Istituto Meteo di Berlino) è rifornito di masse d’aria artico-marittime: il nucleo più freddo in quota, dopo essere transitato sul Regno Unito e sulla Francia, si è ora portato sul Mediterraneo acuendo così i contrasti (rispetto alle acque del mare ben più calde) e favorendo l’approfondimento ulteriore del minimo barico, attorno ai 995 hPa, tra Corsica e Sardegna. L’Italia sta così sperimentando un primo assaggio invernale: nulla d’eclatante, almeno per il momento, ma è netta la differenza rispetto al clima caldo anomalo che ha imperversato fino alla prima decade di novembre.
MALTEMPO, SPECIE SULLE TIRRENICHE – La perturbazione, collegata al vortice di bassa pressione, si è estesa a gran parte delle regioni centro-meridionali, colpendo in modo maggiore le regioni del versante tirrenico, sotto l’afflusso di correnti molto instabili occidentali. Rovesci ripetuti hanno ancora una volta il Lazio e la Campania, con accumuli anche superiori ai 50 mm sul salernitano. Le precipitazioni si sono estese anche verso i settori adriatici, tra sud delle Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Meteo decisamente instabile anche in Sardegna, con accumuli superiori ai 20 mm ma nessun nuovo disagio particolare nemmeno nelle aree colpite dall’alluvione. Da segnalare l’arrivo della neve a quote relativamente basse sulle zone interne dell’Isola, fino attorno ai 700-800 metri. Le nevicate avevano interessato a quote molto basse anche il Nord-Ovest e fino in collina l’Alta Toscana ed altre zone alpine, ma in giornata si era avuta una tregua. Un peggioramento si sta avendo in queste ore sull’Emilia Romagna, per la risalita del fronte che coinvolgerà anche il Triveneto.