Ormai pressoché sbarrata la strada all’aria artica, sull’Italia permane un po’ di freddo arroccato nei bassi strati, inevitabile in un contesto anticiclonico post-irruzione nordica. Le temperature risentono pienamente dell’attuale situazione di calma generata dall’alta pressione, risalendo nei valori massimi ma al tempo stesso mantenendosi molto rigide nelle ore notturne, con ampia escursione termica e dispersione del calore forte grazie non solo alla serenità del cielo, ma all’attenuazione del vento.
L’alta pressione non riuscirà tuttavia a stabilirsi a lungo, come ormai andiamo ribadendo da qualche giorno. Si tratterà solo di una parentesi e già vediamo i primi cenni di cambiamento dovuti ad una bassa pressione che condiziona il meteo fra l’Iberia e l’Africa nord-occidentale, dove è presente una vivace instabilità con sporadica attività temporalesca. Il maltempo ha finora colpito duramente solo le Isole Canarie.
Lievi infiltrazioni d’aria umida, innescate da questa bassa pressione iberico-marocchina, riescono già ad intravedersi a ridosso della Sardegna e della Sicilia, dove affluisce un po’ di scirocco che, scalzando gradualmente l’aria fredda pre-esistente, origina una situazione favorevole alla nascita di ammassi di nubi medio-basse e innocue, che osserviamo più organizzate a ridosso della costa orientale della Sardegna. La nuvolosità molto sfilacciata sussiste dunque in base alla confluenza di masse d’aria di matrice diversa, non vi è attualmente nessuna minaccia significativa.