FENOMENO METEO PARTICOLARE – Approfittiamo dei bellissimi scatti fotografici realizzati il 13 agosto 2012 nella località di Crnotice, in Slovenia (su weather-photos.net), per mostrare un Dust Devil in azione, fenomeno meteorologico tipico dei territori desertici e secchi, ma che non è certo raro da vedersi nel periodo estivo nemmeno in Europa e sull’Italia. Traducendo dust devil significa diavolo di polvere (o sabbia) e non è altro che un invorticamento (moto rotatorio) della massa d’aria che solleva in alto polvere da un terreno arido. La grande peculiarità è legata al fatto che il dust devil, diversamente dai tornado e le trombe d’aria, non è legato a perturbazioni o temporali e può facilmente comparire anche in un cielo privo di nubi durante giornate particolarmente assolate. Le dimensioni del dust devil sono in genere piuttosto contenute e la colonna non si eleva oltre i 500 metri di altezza.
COME SI FORMANO? – La formazione di questi mulinelli di polvere, legata al riscaldamento termoconvettivo, può avvenire nei casi in cui il suolo si riscalda eccessivamente rispetto agli stati d’aria appena sovrastanti. Quando i venti sono deboli o assenti, l’aria più calda tende a salire mescolandosi con quella più fredda e talvolta la turbolenza che si forma è in grado di generare un invorticamento. Se al piccolo vortice si associa un moto rotatorio, derivante dall’ingresso non uniforme dell’aria dai suoi fianchi, questa rotazione si intensifica nello stiramento verticale che l’aria calda subisce durante la sua risalita, a causa della conservazione del momento angolare. Questo avvitamento viene quindi amplificato dando luogo al vortice, che poi si sposta sul terreno in funzione dell’afflusso di nuova aria e dura fino a che non incontra una superficie più fredda. Nel suo moto il particolare vortice è in grado di risucchiare polvere e piccoli oggetti e sollevarli in aria.