E’ veramente un bel ciclone Bento, che si è notevolmente rinforzato nell’Oceano Indiano Meridionale. Nel tardo pomeriggio di lunedì il ciclone era centrato 285 miglia a est-sudest di Diego Garcia, nelle Isole Chagos, muovendosi verso ovest-nordovest a 6 miglia orarie, accompagnato da venti sostenuti fino a 120 miglia orarie.
Alle 0 GMT del 23 novembre il centro della tempesta era a 8,4°S 76,3°E, con traiettoria di moto verso ovest e vento sostenuto fino a 120 nodi, previsto in ulteriore lieve rinforzo. Dodici ore dopo Bento si trovava centrato a 8,5°S 75,2°E, iniziando a spostarsi da questo momento verso ovest-sudovest (alla velocità di circa 6 nodi), ma soprattutto accompagnandosi a venti sostenuti fino a 130 nodi, con raffiche a 160 nodi, e a onde alte oltre 6 metri. Insomma un ciclone davvero intenso, arrivato alla categoria 4, con un occhio molto ben strutturato.
Per le 12 GMT di mercoledì 24 la posizione prevista del centro era intorno a 10°S 72,8°E, con venti ulteriormente rinforzati (previsto vento sostenuto a 135 nodi e raffiche a 165), destinati a rimanere ugualmente intensi, secondo le previsioni, 12 ore dopo, cioè alle 0 del 25 novembre, con il centro a 11°S 71,8°E. Da quel momento dovrebbe iniziare un lento indebolimento, con il ciclone in spostamento verso sudovest, portandosi a 13,4°S 70,3°E alle 12 GMT di venerdì 26 novembre, con venti sostenuti fino a 125 nodi e raffiche a 150.
Questi spostamenti sono sempre in mare aperto e a considerevole distanza da terre emerse. Al momento quindi non ci sono rischi per quanto riguarda popolazioni che potrebbero essere coinvolte da questo ciclone.
Nel tardo pomeriggio di lunedì 22 Muifa, l’altro tifone di cui già abbiamo scritto molto nei giorni scorsi, si trovava nel Mar Cinese Meridionale, localizzato 355 miglia a est di Ho Chi Minh City, quella che una volta si chiamava Saigon. Spostandosi verso sudovest a 5 miglia orarie, con venti sostenuti fino a 75 miglia orarie, Muifa era previsto in ulteriore spostamento verso ovest-sudovest per le successive 36-48 ore, durante le quali le previsioni indicavano anche il passaggio sull’estremo sud del Vietnam.
L’aggiornamento delle 6 GMT del 23 novembre indicava Muifa centrato a 9,9°N 111,1°E, come tifone di categoria 1, con venti sostenuti fino a 65 nodi. Spostandosi dapprima verso ovest-sudovest, quindi verso ovest, Muifa secondo la nuova previsione dovrebbe essere transitato molto vicino alla punta meridionale del Vietnam alle 18 GMT del 24 novembre, ora in cui il centro era previsto situarsi a 9,5°N 105,6°E, con il vento calato a 60 nodi, abbastanza da far retrocedere Muifa a “tropical storm”.
Ma la lunga vicenda di questa tempesta non è ancora terminata. Attraversando da est a ovest le calde acque del Golfo del Siam essa dovrebbe riguadagnare lo status di tifone di categoria 1, passando con queste caratteristiche sulla stretta lingua di terra della Penisola di Malacca, divisa tra Thailandia e Birmania. Questo passaggio dovrebbe avvenire intorno alle 6 GMT del 26 novembre. Successivamente Muifa cambierebbe traiettoria, iniziando a dirigersi verso ovest-norodvest, quindi verso il Golfo del Bengala, tanto che il centro dai 9,7°N 97,9°E delle 6 del 26 si sposterebbe a 13,7°N 89,4°E delle 6 del 28 novembre, ancora come tifone di categoria 1, con venti sostenuti fino a 70 nodi.