I seguaci di questo o quel Modello previsionale si staranno arrovellando nel cercare di comprendere se, ad inizio settimana, ci sarà effettivamente un vivace peggioramento. Per ora è certo che il secondo nucleo farà il suo ingresso in Francia, o giù di lì. L’incertezza nasce in seguito, quando cioè si cerca di stabilire se sarà in grado di penetrare direttamente in Italia, o se opterà per un giro largo visitando prima i vicini iberici.
Se rammentate l’analisi di ieri, saprete che indicammo lunedì il giorno del vivace peggioramento. Oggi ci vediamo costretti a rivedere lo scenario, però dovete darci atto che vi invitammo a seguirci giornalmente perché l’evoluzione è di quelle difficilmente leggibili e necessita di costanti rivisitazioni. Ma da cosa nascono tutte queste incertezze? Beh, probabilmente il maggior elemento di disturbo è quell’ampia figura anticiclonica che si sta strutturando in Scandinavia. E’ un blocco coriaceo ed ha tutta l’intenzione di restarsene là, imbambolato, a sbarrare la strada all’incedere delle varie perturbazioni atlantiche.
E’ ovvio che trovandosi dinanzi un muro invalicabile, le truppe oceaniche scelgano strade meno dispendiose e visto che nel settore ovest europeo non c’è alcuna trincea, si getteranno là e potranno raggiungere le nostre regioni. La prima della serie è giunta oggi e sta causando un peggioramento sull’Italia Centro Settentrionale. Non solo, nel corso del pomeriggio si manifesterà una discreta instabilità che produrrà degli acquazzoni nell’entroterra appenninico.
E’ anche vero che si tratta di una perturbazione poco attiva, nonostante in qualche zona stia producendo discreti acquazzoni. Quindi già domani avrà abbandonato le nostre regioni e le condizioni meteo registreranno un vivace miglioramento. Si avranno molte schiarite, soprattutto nella prima fase giornaliera. Ma ci sarà anche della nuvolosità sparsa e nelle ore centrali si acuirà ulteriormente nelle aree interne dell’Appennino centro meridionale. Avrete intuito che si tratterà di nubi cumuliformi e come tali produrranno qualche episodio instabile. Anche in forma di rovescio o temporale.
Domenica inizieranno a riapparire nubi più vivaci. I venti si disporranno dai quadranti meridionali un po’ dappertutto e piegheranno da est sull’Italia Settentrionale. Nonostante la nuvolosità divenga diffusa, spesso si tratterà di nubi stratiformi e cirriformi. C’è un però. Sulle Alpi occidentali, anche per effetto dello stau, pioverà e le precipitazioni si acuiranno nel corso della sera. Poi, durante il pomeriggio, insisteranno alcuni rovesci nelle aree interne appenniniche.
Tutto quel che abbiam descritto rappresenta il segnale di un imminente cambiamento. L’aumento della nuvolosità sarà causato dall’avvicinamento di un’altra perturbazione, stavolta ben più vivace. Difatti martedì si aprirà all’insegna del maltempo nelle regioni del Nordovest. Se le proiezioni odierne trovassero riscontro, potrebbe piover tanto, forte, con locali situazioni di rischio. Qualche fenomeno si propagherà anche all’Emilia, all’Alta Toscana, alla Sardegna orientale e alle zone occidentali alto atesine. Altrove cieli nuvolosi, anche molto nuvolosi e i venti si intensificheranno ovunque dai quadranti meridionali.
E siamo al mercoledì. Ultimo giorno utile per delineare una tendenza più o meno affidabile. Il peggioramento dovrebbe propagarsi alle regioni del Triveneto e su quelle Centrali. Si avrebbero piogge sparse e dei rovesci, localmente vivaci. Non è da escludere qualche sporadico fenomeno anche al Sud. Venti ancora meridionali, in genere di moderata entità.