Una timida erezione altopressoria dinamica oceanica sin su verso le coste meridionali groenlandesi, si interpone tra l’attività vorticosa polare atlantica e quella nord-europea.
Sul bacino mediterraneo, avanza l’onda calda sub-tropicale africana (pungolata dall’ondulazione meridiana atlantica), la termica +18°C (bassa troposfera, 1500 metri circa) in serata tra il Canale di Sardegna e quello di Sicilia.
Sul nord Italia invece leggera ondulazione ciclonica con minimo barico sottovento padano, che invita le fresche correnti in quota del suddetto trend ondulatorio meridiano freddo nord-europeo a destabilizzare i cieli sulle Nostre regioni nord-orientali.
Tra +10°C/+12°C in serata nella bassa troposfera tra le regioni settentrionali e parte di quelle centrali.
Domani, venerdì, l’attività depressionaria agente in aperto atlantico, portando il suo carico d’aria fresca in quota sin giù proprio verso le Isole Azzorre, causerà un’espansione dell’alta pressione sub-tropicale oceanica sul comparto centrale del Vecchio Continente, la quale a sua volta costringerà l’attività ciclonica nord-europea su Penisola Scandinava ed Est europeo.
Intanto, prosegue lenta ma progressiva l’espansione dell’alta pressione sub-tropicale africana sul bacino mediterraneo centro-occidentale, che va a frenare l’incedere di fresche intenzioni sull’Italia nord-orientale. Nella bassa troposfera, la +18°C sulle Nostre due Isole Maggiori, la +16°C Approda sul Tirreno.
Leggera instabilità sul settore alpino orientale e addensamenti nuvolosi sull’Appennino centrale, probabili piovaschi.
Tra sabato e domenica, assisteremo ad un ulteriore rafforzamento ed espansione dell’alta pressione sub-tropicale africana la quale, grazie a un trend ondulatorio meridiano freddo atlantico che sfiora ormai le Isole Canarie, raggiunge e riscalda anche le regioni centrali europee, confinando sul comparto russo-scandinavo la suddetta azione vorticosa polare.
Giornate pienamente estive sulla nostra Penisola, tanto sole e temperature intorno ai 30°C.
Lunedì, l’ondulazione meridiana fredda atlantica romperà gli indugi e tenterà la classica evoluzione a pendolo al fine di forzare le difese altopressorie sui confini occidentali europei.
Attacco frontale atlantico quindi sul comparto occidentale europeo, con piogge e decisa diminuzione delle termiche nella bassa troposfera. L’ondulazione ciclonica oceanica in quota raggiungerà il comparto balearico, correnti sud-occidentali in quota causeranno addensamenti nuvolosi e relative deboli precipitazioni specie sui rilievi alpini nord-occidentali.
Quale evoluzione?
Il medio termine secondo il modello americano
L’azione perturbata atlantica non riuscirebbe a fare breccia nelle calde difese altopressorie mediterranee, troppo forte l’ostacolo africano.
Allora meglio raccogliere le forze e deviare verso l’Europa centro-settentrionale. Tale evoluzione barica terrebbe parzialmente scoperte le Nostre regioni settentrionali, che assisterebbero a manifestazioni temporalesche alpine con facili sconfinamenti padani.
Successivamente, l’azione depressionaria vorticosa polare raccoltasi tra il centro e il nord Europa, potrebbe decidere di riversare il suo carico d’aria fresca e instabile verso latitudini inferiori. Coinvolta anche la nostra Penisola?
Monitoriamo con attenzione.
Il lungo termine secondo il modello americano
Per GFS, ingerenze del Vortice Polare in area mediterranea sempre più convinte.
E’ troppo presto, ci ritorneremo.