La stagione della luce ha raggiunto l’acme nell’emisfero australe. In
Antartide sono giorni questi, in cui la scarsa intensità radiativa è
compensata dalla sua costanza, poiché il sole è alla massima elevazione sopra l’orizzonte. E’ un fenomeno stupefacente, che Apsley Cherry-Garrard, membro della tragica spedizione di Robert Falcon Scott che, nel 1912, raggiunse il Polo Sud, così descrisse: «Negli ultimi giorni di settembre non si levava più, perché aveva smesso di tramontare e ruotava intorno a noi, giorno e notte. Il giorno del solstizio d’estate al Polo Sud il sole gira intorno per ventiquattro ore senza cambiare altitudine di nemmeno un grado».
Piena estate dunque, anche se le temperature sono quelle tipiche
dell’Antartide. Stamattina Amundsen-Scott, ovvero la base americana al Polo Sud geografico, faceva registrare una minima di -25,3 °C e una massima di poco superiore: -24,2 °C. Ben diversa invece la situazione a Vostok, che sta a nord dell’80° parallelo: qui, la declinazione del sole durante il giorno, pur senza scomparire sotto l’orizzonte, e il conseguente cambio di incidenza sulla superficie, provoca una forte escursione termica; infatti, nelle prime sei ore di oggi, il termometro è passato da una minima di -34,9 °C a una massima di -24,6 °C.