Pioggia e vento forte al centro-sud, neve localmente anche a bassa quota al nord, gli effetti dell’irruzione di aria artica verso il Mediterraneo occidentale e il Nord Africa non si sono fatti attendere.
Dall’entroterra algerino è partita la “risposta calda” in direzione dell’Italia, causando un diffuso peggioramento delle condizioni meteo.
Pioggia e neve sono benedette al nord ovest, dove, seppur in maniera non uniforme, in alcune zone si profila la minaccia di una crisi idrica, mentre in varie parti del sud, dopo un autunno caldo ma anche particolarmente piovoso, se ne farebbe volentieri a meno.
Il vento che soffia al centro-sud è scirocco, vento caldo anche in quota ed umido, che causa pioggia anche sull’Appennino a quote medio alte. In nottata e mattinata raffiche molto violente hanno interessato la Sicilia e la Calabria, fino a circa 100 km/h su Palermo e Messina.
I rovesci di pioggia, localmente molto intensi hanno interessato soprattutto Campania e Lazio, accompagnati anche qui da forti raffiche di vento da sud sud-est. In alcune zone pre-appenniniche si segnalano anche più di 50 mm di precipitazione in poche ore.
Sul Piemonte meridionale resiste il cuscino freddo, e nonostante temperature in quota non particolarmente rigide, si sono verificate abbondanti nevicate, specie nell’alessandrino e nel cuneese. Neve anche nelle valli alpine del torinese.
I venti, pilotati dal minimo pressorio tra Mar delle Baleari e Mar Ligure, girano a nord nord-est sulla Liguria centro-occidentale, dove l’aria fredda padana si incunea nei bassi valichi alle spalle di Genova e Savona, portando forti di venti di tramontana (fino a 70 km/h circa), pioggia insistente e un notevole abbassamento della temperatura. Neve ma anche gelicidio sui monti dell’Appennino Ligure-Piemontese.
Le temperature, con l’eccezione delle coste liguri esposte alla tramontana, sono in generale rialzo rispetto alla giornata di ieri. Le minime della notte sono rimaste sopra i 10 gradi in gran parte del centro sud e abbondantemente sopra gli 0 gradi in quasi tutto il nord.
Periodi di forte maltempo durante le feste natalizie sono abbastanza comuni. Ricordiamo ad esempio il 1996, quando la neve “seppellì” molte località italiane anche in pianura e fin sulle coste.