Una nuova perturbazione atlantica è penetrata sull’Ovest Europa, ma la strada verso il Mediterraneo resta blindata dal cupolone anticiclonico. L’ennesimo sistema frontale è convogliato da una profonda spirale ciclonica appena al largo dell’Irlanda, che precede una depressione ben più potente in Aperto Oceano, ora con caratteristiche da pieno uragano. Si tratta di Irene, per la cui attesa è già allarme psicosi nel Regno Unito. Vento e mareggiate potrebbero comunque creare non pochi disagi: si preannuncia la peggiore tempesta stagionale, che segue le altre che si sono succedute in questi ultimi 10 giorni.
Il dinamismo così estremo della circolazione atlantica alle medie ed alte latitudini continentali va di pari passo con l’alta pressione che protegge in modo netto il comparto iberico ed il bacino centro-occidentale del Mediterraneo. La struttura anticiclonica resta ancora saldamente in piedi, alimentata anche da sbuffi africani: sulla Penisola Iberica, ieri regina del caldo con punte di 39 gradi, si è approssimata aria un po’ più fresca atlantica, mentre la fiammata africana, seppure più ammorbidita, si è propagata verso la Francia meridionale, dove si sono misurati valori termici particolarmente elevati fino a 35 gradi.