Dopo una stagione veramente molto attiva in Atlantico assistiamo in queste ore ad un evento abbastanza insolito, un altro record che va ad aggiungersi ai tanti di questa pazza “annata”, quasi si trattasse ormai di un appuntamento quotidiano.
Un addensamento di cumulonembi a sud di Haiti ha dato origine ad una depressione tropicale, rapidamente evoluta in tempesta tropicale. Porta attualmente venti sostenuti ad oltre 80 km/h con raffiche oltre i 100 km/h, e si sta dirigendo verso N-NE. Porterà piogge torrenziali sull’area montagnosa di Haiti e bufere di vento. Nonostante la stagione sia molto avanzata e varie tempeste invernali si susseguono sulla costa orientale degli Stati Uniti, spedendo i loro fronti freddi fin nel mezzo del Golfo del Messico, Odette ha trovato comunque un’area favorevole allo sviluppo.
Artefice primario di ciò è la temperatura superficiale delle acque, ancora caldissime in quella zona. Quest’anno la maggior parte degli uragani ha preferito altre traiettorie, più settentrionali, andando ad investire Bermuda e coste orientali USA, con i due giganti Fabian e Isabel. Così le acque dei Caraibi si sono rimescolate meno del normale, non permettendo il raffreddamento.
Che vita avrà Odette? Breve, infatti già tra 24 ore dovrebbe svanire rapidamente ed essere assorbita da una enorme tempesta extra-tropicale in formazione tra la costa Est USA e l’Atlantico nord-occidentale. Tale tempesta spedirà un fronte freddo proprio verso Haiti. Tuttavia è in rapida intensificazione, e mostra uno scambio termico superficie del mare – top delle nubi di ben 106°C (i top sono a -80 / -85°C), necessario a tenere in vita i cicloni tropicali. Non sarebbe una sorpresa trovarla ad intensità vicina ad uragano di categoria 1 prima che inizi il trend di indebolimento. I due più famosi uragani caraibici (Mitch e Gilbert, entrambi di categoria 5) hanno avuto un “innesco” simile. Tuttavia il paragone regge solamente per la modalità di innesco, e certamente Odette non raggiungerà intensità simili.
Proprio mentre in Europa si prepara una “strana” invasione fredda (che di norma in questa stagione colpisce direttamente l’Est Europeo per poi tuffarsi nel Mar Nero), nei Caraibi si assiste ad un evento insolito. Come dice il titolo… sintomo di un clima che cambia?