ENNESIMO CICLONE VERSO GRAN BRETAGNA – Una tregua anticiclonica si va affermando pienamente sul Mediterraneo Centro-Occidentale, mentre sul Vicino Atlantico è sempre dirompente l’azione del flusso perturbato. La parte avanzata di un vasto ammasso nuvoloso ha raggiunto i paesi dell’Europa Occidentale e saranno ancora una volta le Isole Britanniche a subire le conseguenze peggiori in termini di maltempo: un profondo vortice ciclonico di ben 955 hPa si trova attualmente collocato a ridosso delle coste sud/occidentali dell’Irlanda, per poi transitare nelle prossime ore sulle restanti aree britanniche. Si preannuncia una nuova tempesta ed un altro carico di pioggia su territori già colpiti in modo micidiale (vedi qui le alluvioni e il Tamigi in piena). Questa nuova depressione, con perno sul Regno Unito, tende a sprofondare verso la Penisola Iberica, incentivando così la rimonta dell’alta pressione sub-tropicale verso il Mediterraneo.
BEL TEMPO SULL’ITALIA, MA NON DURERA’ – Il rafforzamento dell’alta pressione afro-mediterranea fa sentire i suoi benefici effetti anche lungo la nostra Penisola, con ritorno quasi ovunque di condizioni meteo soleggiate dopo il rapido passaggio perturbato avvenuto ieri che aveva coinvolto più direttamente il Nord. Residua instabilità si è attardata solamente al Meridione, con nuvolosità irregolare e qualche piovasco a carattere sparso, sotto l’azione di correnti prevalentemente nord/occidentali. Non tarderanno a manifestarsi gli effetti del nuovo assalto perturbato atlantico, anche se tuttavia la maggiore protezione dell’anticiclone costringerà il ramo più attivo del sistema frontale a sfilare a nord delle Alpi. Le regioni settentrionali saranno comunque coinvolte parzialmente e nel week-end, fin da domani, sarà nuovamente necessario l’ombrello su molte zone, pur con piogge che non risulteranno particolarmente consistenti.
TEPORE PRIMAVERILE – Avremo nel week-end un’Italia spaccata in due: uggioso e con piogge al Nord, più soleggiato altrove. Le temperature faranno registrare un significativo rialzo per l’afflusso di correnti calde nord-africane, tanto che non risulta così fuori luogo parlare di anticipo di primavera o di passaggio da clima autunnale a primaverile, dato che di vero inverno ne abbiamo potuto vedere ben poco.