L’articolo qui presente vuole essere una riflessione, un’opinione sull’incontestabile cambiamento delle condizioni meteo e delle condizioni climatiche.
Ahi voglia a parlare di ciclicità. Forse è vero, chissà, non potremo certo stabilirlo domani. Forse tra qualche secolo, quando noi non ci saremo più. Per il momento dobbiamo semplicemente alzare gli occhi al cielo e domandarci quand’è che pioverà. E’ vero, non siamo ancora in emergenza perché veniamo da un anno – quello scorso – ricchissimo di piogge ma poi la mente va indietro di un altro anno e allora sì che la preoccupazione cresce.
Preoccupazione verso condizioni di siccità che cominciano a ripetersi un po’ troppo spesso. Un tempo, molti di voi se lo ricorderanno, le 4 stagioni erano chiare. Erano scandite da ritmi facilmente prevedibili, una sorta di battito cardiaco regolare.
In Autunno venivano le perturbazioni atlantiche e portavano le piogge, d’Inverno continuava a piovere e c’erano le prime ondate di freddo, ma anche le famose secche di gennaio. In Primavera arrivavano i temporali, c’erano i colpi di coda invernali che portavano ancora neve, poi iniziavano le belle giornate. A Maggio i primi caldi, con Giugno esordiva l’Estate. L’Estate dell’Alta Pressione delle Azzorre, calda ma non troppo. Nel mezzo c’erano i temporali pomeridiani, prima sui rilievi poi pian piano – ad agosto – verso pianure e aree costiere. Era il segnale di un’Estate giunta ormai al capolinea. Stiamo parlando di segnali che venivano dopo Ferragosto.
Oggi, inteso come ultimi decenni, osservare un andamento di questo tipo è praticamente impossibile. E‘ molto più semplice osservare gli eccessi, le anomalie. Purtroppo tra le anomalie, appunto, abbiamo la siccità. Siccità sempre più frequente, siccità che non smette di far parlare di sé. Pensavamo di essercene liberati, l’Inverno aveva lasciato intravedere ben altre potenzialità anche per il futuro invece siamo qui a parlare di un mese di Febbraio senza pioggie – tanto meno neve – e di un marzo che superato il giro di boa ha portato giusto 2 gocce.
Siamo in deficit pluviometrico un po’ ovunque, è bene che si sappia. Su alcune regioni di più, su altre meno, ma pur sempre di deficit si tratta. Quando finirà? Speriamo presto, ma per il momento non s’intravede alcun peggioramento meteo in grado di far cambiare drasticamente la circolazione atmosferica. Ora abbiamo perturbazioni che colpiscono il nord Europa e che faticano a scendere nel Mediterraneo. Se non si decideranno a cambiare direzione anche marzo se ne andrà via senza colpo ferire.
Vero, l’anno scorso la situazione cambiò radicalmente a maggio ma come potrete facilmente immaginare la storia difficilmente si ripete. Speriamo che qualcosa possa cambiare ad aprile, che aprile faccia aprile e che maggio faccia maggio. Perché poi arriverà l’Estate e un po’ tutti vorranno il bel tempo per programmarsi le ferie. Quindi, cara siccità, cerca di andartene il prima possibile.