“L’ampiezza e la frequenza dei periodi siccitosi che si sono verificati recentemente è troppo grande per essere spiegata con la sola variabilità climatica naturale”, sostiene Martin Hoerling, Ph.D. del Sistema di Ricerca del Laboratorio Earth, presso Boulder, Colorado.
Hoerling è l’autore di un articolo pubblicato online nel Journal of Climate di Ottobre. “Questa non è una notizia incoraggiante per una regione che ha già esperienze di stress idrico a carattere stagionale”.
Nella regione mediterranea la maggior parte delle precipitazioni viene accumulata durante l’inverno, ma il team Hoerling ha scoperto un pattern di siccità invernale crescente che si estende da Gibilterra al Medio Oriente. Gli scienziati hanno usato i modelli climatici e vari tipi di osservazioni per cercare di comprendere le diverse possibili cause, tra cui la variabilità climatica naturale, un modello climatico ciclico chiamato North Atlantic Oscillation (NAO), e i cambiamenti climatici causati dai gas serra rilasciati nell’atmosfera durante l’uso di combustibili fossili e derivanti da altre attività umane. Il team di ricerca ha scoperto che i soli cambiamenti climatici da gas serra sono responsabili di circa la metà dei periodi più aridi nel range temporale 1902-2010. Questo significa che gli altri processi hanno avuto un impatto meno significativo nell’aumentare la frequenza di siccità nella regione.
Il team ha anche trovato una correlazione tra l’aumento nella frequenza dei periodi siccità invernale e le proiezioni dei modelli climatici che includono un aumento dei gas serra. Le osservazioni effettuate mostrano un improvviso cambiamento del pattern precipitativo nel Mediterraneo all’inizio del 1970. L’analisi è iniziata dall’anno 1902, il primo con un set completo di dati relativo alle precipitazioni.
Nel corso della ricerca si è appreso che l’aumento della temperatura superficiale del mare è il motivo principale che ha modificato la circolazione atmosferica e indotto la siccità del Mediterraneo. Negli ultimi decenni l’effetto serra e i cambiamenti climatici indotti dall’uomo hanno causato un riscaldamento più pronunciato degli oceani tropicali rispetto ad altre regioni oceaniche. Le tempistiche nei cambiamenti di temperatura dell’oceano coincidono strettamente con le tempistiche dell’aumento degli inverni siccitosi, sostengono i ricercatori.Il Mediterraneo è di per se un’area geografica particolarmente soggetta ai cambiamenti climatici e gli impatti che si potrebbero avere su alcune popolazioni potrebbe essere devastante.
“La domanda che ci si è posti è se questa siccità invernale, durante la stagione più importante per le risorse idriche, potrà influire negativamente su aspetti socio-economici”, dice Hoerling. “E la risposta è sì.”
Il clima è un fenomeno globale con impatto sui prezzi alimentari e la sicurezza idrica. Nel Mediterraneo, la siccità invernale è emersa come
una nuova normalità che potrebbe minacciare la sicurezza alimentare. Quel che apprenderà dallo studio del clima in questa regione potrà essere di importanza vitale anche per la West Coast americana, che ha un clima simile a quello della regione mediterranea.