-57,0°C: questa la minima registrata a Delyankir, in Siberia, martedì 3 febbraio. Si tratta, come già scritto in altro articolo, del nuovo limite stagionale di gelo dell’emisfero nord. Questa località ha fatto meglio anche della “solita” Ojmjakon, che si è fermata a -55,0°C. Notevoli anche i -54,5°C di Yurti e i -53,5°C di Agayakan.
Si rischia però anche quest’anno di non toccare i fatidici -60°C, in febbraio infatti il sole comincia ad avere la forza nelle ore centrali della giornata di scalfire l’enorme cuscino freddo nebbioso che staziona nei pressi del suolo, e l’escursione termica giornaliera, minima tra dicembre e gennaio, comincia ad aumentare. E dopo metà mese anche le temperature minime cominciano a risalire.
Nell’estremo nord della Russia è tornato freddo a Norilsk, dove la temperatura il 3 febbraio è scesa a -43,2°C (a inizio gennaio scese sotto i -50°C!) ed anche nella zona artica europea si sono passati i -40°C tra fine gennaio e inizio febbraio, raggiungendo -42,5°C a Hoseda-Hard e -40,1°C ad Amderma il 31 gennaio, per Amderma prima volta sotto i -40°C in questa stagione. Freddissimo anche l’ultima notte con -39,1°C a Hoseda-Hard, -38,2°C a Petrun e -36,2°C ad Amderma. Notevoli anche i -37,4°C di Tiksi che da un mese non raggiungeva questi valori (minima di -39,9°C a inizio gennaio).