Qualcuno sarà contento, qualcun’altro meno. C’è chi ama le uggiose giornate d’autunno, chi avrebbe preferito che proseguisse il bel tempo. Ma proviamo a ragionare obbiettivamente, in modo professionale e distaccato. Un periodo anticiclonico può rientrare nei giochi stagionali, e non ci piove, ma quel su cui si deve discutere è la sua provenienza e soprattutto la durata. Bene, gli ultimi 10 giorni, o quasi, sono stati dominati in lungo e in largo dall’Anticiclone Africano: giornate di sole, nebbie, foschie, temperature decisamente superiori alla norma. E ovviamente siccità.
E’ naturale, pertanto, considerare il ritorno della pioggia un’ottima notizia. Oseremo dire, eccellente. Prima di addentrarci nella previsione odierna, riteniamo sia di fondamentale importanza capire da dove trae spunto la perturbazione. Rammentate l’enorme vortice perturbato ad ovest del Portogallo? Quello che ha provocato le ben note piogge alluvionali in parte della Spagna e della Francia? Ebbene, non trovando più la strenue resistenza anticiclonica, sta progredendo verso levante. Sarà lui, quindi, a portare il maltempo.
Altro aspetto interessante è quel che sta accadendo in Europa. L’Anticiclone si è spostato verso la Groenlandia, lasciando campo libero al dislocamento di un grosso Vortice di aria fredda disceso dall’Artico e posizionatosi tra la Penisola Scandinava e la Russia Europea. L’irruzione si spingerà a sud, coinvolgendo gran parte del Continente e con chiare ripercussioni anche in Italia. Ne parleremo più tardi, quando affronteremo il discorso previsionale in modo più approfondito.
Per ora limitiamoci ad analizzare la giornata odierna, perché certamente ricca di spunti su cui discutere. Anzitutto, come detto in apertura, sta affluendo della nuvolosità da ovest/sudovest. Ha raggiunto le regioni di ponente e sta causando le prime piogge in Lombardia, sulla Liguria e nel settore più occidentale dell’Emilia. E’ interessante notare la presenza di numerose celle temporalesche tra le coste Algerine e il Canale di Sardegna, il cui destino potrebbe avere dei risvolti sulla nostra isola. Non escludiamo, infatti, che nelle prossime ore possano manifestarsi degli scrosci di pioggia nel Cagliaritano e in successiva risalita verso le coste orientali.
Col passare delle ore giungerà il vero fronte perturbato, che sospinto da correnti sud occidentali o comunque meridionali, sarà responsabile di un severo peggioramento nelle regioni tirreniche e su tutto il settentrione. Ci aspettiamo piogge piuttosto intense, addirittura a carattere di nubifragio, su Toscana e Lazio, ma anche lungo la Liguria centro orientale e successivamente tra Veneto e Friuli. La quota neve sulle Alpi sarà posizionata attorno ai 2400 metri di altitudine, tuttavia non escludiamo locali sconfinamenti a quote inferiori sulle montagne del Piemonte occidentale e sui confini.
Per quanto riguarda il sud, ci aspettiamo un peggioramento in Campania, mentre sulle coste tirreniche della Basilicata e della Calabria le prime piogge dovrebbero verificarsi tra la tarda sera e le prime ore della notte successiva. Su Marche, Abruzzo, Molise, in Puglia, sulla Lucania, lungo il versante ionico della Calabria e in Sicilia prevediamo condizioni di tempo migliore, con ampi spazi di sole sporcati dal passaggio di velature o stratificazioni. I venti che tenderanno ad orientarsi da Libeccio innescheranno correnti secche favoniche verso i litorali esposti, soprattutto su Abruzzo, Molise e nelle Marche.
Detto dei venti, concludiamo con le temperature perché ci aspettiamo delle variazioni: al nord e nelle centrali tirreniche, a causa del maltempo, caleranno soprattutto nei valori massimi. Lungo le coste adriatiche, invece, potrebbero verificarsi locali rialzi per via delle correnti favoniche. Altrove non varieranno granché, in attesa di un brusco calo nei giorni a venire.