CRONACHE METEO: la rottura di un lago glaciale è uno degli eventi peggiori che si possano verificare nell’ambiente di alta montagna.
Si verifica normalmente nel periodo estivo, quando lo scioglimento delle nevi determina la formazione di laghetti temporanei al di sopra della superficie di un ghiacciaio.
Tali laghetti in realtà possono assumere dimensioni notevoli, con una grande massa d’acqua che preme sullo sbarramento formato dai ghiacci e che, a volte, possono cedere di colpo, riversando l’acqua verso il basso con lo stesso effetto di quando si rompe una diga.
E’ quanto è avvenuto lo scorso 7 Luglio in Pakistan, nella provincia del Khyber Pakhtunkhwa, situata nel nord ovest del Pakistan al confine afgano, nel distretto del Chitral.
Questo distretto ha una posizione geografica che determina un clima particolare, in quanto la presenza del massiccio del Nanga Parbat blocca completamente il monsone estivo, che qui arriva completamente asciutto.
Quindi il distretto presenta un clima con inverni molto freddi, la neve raggiunge spesso le valli e spesso isola la zona, mentre in Estate la temperatura può salire fino a 40°C con aria molto asciutta.
Oltre i 5000 metri di quota invece cessa l’azione di schermatura delle montagne, più di un terzo delle precipitazioni nevose che alimentano i grandi ghiacciai del Karakorum ed Hindukush proviene proprio dal monsone estivo.
In questo periodo dunque si alternano grandi caldi e precipitazioni nevose in quota, i ghiacciai che scendono a bassa quota tendono a sciogliersi rapidamente dando luogo alla formazione di questi laghi temporanei.
La rottura di uno di questi non ha fortunatamente causato vittime, ma la massa d’acqua ha travolto tutto, distruggendo ponti e le vie di comunicazione con la valle.
Già nel 2015 un evento simile causò 3 morti e 300 mila sfollati.
Tali eventi capitano saltuariamente anche sul nostro Arco Alpino, anche se erano più frequenti nei secoli passati quando i ghiacciai alpini avevano dimensioni molto più grandi delle attuali.